Ricoverata 10 giorni per pancreatite acuta, poi il trasferimento d’urgenza: l’ospedale era rimasto senza posti in terapia intensiva. Indaga la Procura

Una donna di 47 anni, madre di due figli, è morta a seguito  di una pancreatite acuta. Era stata ricoverata al Policlinico di Tor Vergata ma dopo dieci giorni, quando la situazione è peggiorata, l’ospedale ha scoperto di essere rimasto senza posti in terapia intensiva. Trasferita all’Isola Tiberina, la paziente non ce l’ha fatta.
E’ morta il 31 luglio, due settimane dopo il ricovero a Tor Vergata, dove era entrata perché accusava dei dolori addominali. Poi la situazione è precipitata ma a quel punto la struttura, ha constatato l’impossibilità di trasferirla nel proprio reparto di terapia intensiva ed è partita la ricerca disperata di un altro ospedale nella Regione.
“Sono costernata – ha dichiarato il direttore generale del policlinico Tor Vergata Tiziana Frittelli al Messaggero – Investiamo molto sul rischio clinico, sulla prevenzione. Eppure possono verificarsi tragiche casualità, negligenze che mi auguro in questo caso non ci siano state, oppure infezioni ospedaliere, che spesso ci portano gli stessi pazienti. Ogni volta facciamo un audit interno”
Sul decesso della donna, la Procura ha aperto un’indagine. Il pubblico ministero Laura Condemi procede ora per omicidio colposo contro ignoti. Bisogna comprendere se la morte poteva essere evitata. Occorre anche chiarire se una delle due strutture, l’ospedale Tor Vergata che ha scoperto essere senza posti letto o il Fatebenefratelli che ha accolto la donna, ha qualche responsabilità.
 
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