L’incidenza oncologica nella fascia 0-19 anni non evidenzia differenze significative con il resto della Regione e del Paese

In Campania i bambini e gli adolescenti si ammalano di tumore con la stessa frequenza che nel resto dell’Italia senza differenze geografiche significative tra le province, compresa l’area conosciuta come “Terra dei Fuochi”. È quanto emerge dall’attività del Registro Tumori infantili della Regione Campania, che fa riferimento ad un periodo che va dal 2008 al 2012 con una copertura di 1,2 milioni di residenti di età inferiore ai 20 anni. Unica eccezione sono i tumori della tiroide che hanno mostrato un eccesso d’incidenza statisticamente significativo ma senza differenze nella distribuzione territoriale.
“In Campania per le malattie tumorali la regione è in linea con i dati nazionali. Per i dati di mortalità infantile siamo al di sotto di quanto registriamo su base nazionale. Sono dati importanti che si uniscono ad un importante risultato organizzativo – ha dichiarato il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca – Oggi siamo una regione che ha una copertura per quanto riguarda le malattie tumorali del 71%, cioè abbiamo il 71% della popolazione campana monitorata. Entro l’anno avendo l’accreditamento nel registro tumori di Avellino e Benevento, saremo l’unica regione d’Italia ad avere il 100% di copertura”.
Sono oltre 1 milione e 2oomila i giovanissimi campani fino a 19 anni: le nuove diagnosi di tumore maligno nel periodo esaminato sono state in totale 1.324. Di queste, 786 hanno riguardato bambini 0-14 anni e 538 gli adolescenti da 15 a 19 anni. I tumori maligni nell’infanzia e adolescenza sono il 2% del totale e hanno caratteristiche peculiari rispetto a quelli che si riscontrano nell’età adulta. Nei cinque anni esaminati sono morti 206 giovanissimi, con un tasso di mortalità leggermente più basso (2,7%) del valore nazionale (2,9%).
Per quanto riguarda specificamente la zona detta “Terra dei fuochi”, le analisi condotte per l’insieme dei 90 comuni riconosciuti dalle direttive interministeriali e per territorio delle quattro ASL di afferenza, hanno evidenziato tassi d’incidenza in linea con i dati nazionali e con il resto dei comuni campani non inclusi nell’area. Anche i dati di mortalità per causa oncologica non hanno evidenziato differenze significative rispetto ai dati nazionali e regionali.
Tra gli obiettivi, la Regione intende completare entro la fine dell’anno il biennio d’incidenza 2013-14, realizzare analisi di alta risoluzione per lo studio di fenomeni rari, fornire un’analisi del rischio d’incidenza e mortalità che tenga conto del disagio socio – economico delle famiglie, garantire il massimo supporto nella pianificazione sanitaria regionale, promuovere nuove collaborazioni con i clinici, gli organismi istituzionali, istituti scientifici e associazioni.
“Tutto questo si aggiunge al lavoro di monitoraggio che sta facendo l’Istituto Zooprofilattico – ha aggiunto il governatore De Luca – Abbiamo appena inaugurato una bio banca, una banca che custodisce campioni biologici, un patrimonio scientifico quasi unico in Italia. Possiamo dunque lanciare un messaggio di serenità ai nostri concittadini per la struttura scientifico organizzativa di assoluta avanguardia messa in campo e per le iniziative di controllo generale avviate sul territorio”.

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