Presentato il progetto Uffici di prossimità, Bonafede: la Giustizia può stare vicino ai cittadini e migliorare la qualità della loro vita

“È un’iniziativa attraverso cui intendiamo mandare un segnale: la Giustizia può stare vicino ai cittadini e migliorare la qualità della loro vita”. Con queste parole il Guardasigilli, Alfonso Bonafede, ha presentato il progetto Uffici di prossimità. Si tratta di punti di contatto tra la Giustizia e i cittadini, un riferimento vicino al luogo in cui vivono. L’iniziativa, promossa dal Ministero e rivolta a tutte le Regioni, è finanziata dal Fondo Sociale Europeo nell’ambito del PON “Governance e capacità istituzionale” 2014-2020. La dotazione finanziaria è pari a oltre 36 milioni di euro.

Secondo Bonafede, con gli Uffici di prossimità è possibile “colmare il vuoto che si è creato con la chiusura dei piccoli tribunali”. Si potrà così arrivare fisicamente più vicino ai cittadini. “E magari proprio in quei luoghi dove ci sono persone che soffrono, per esempio negli ospedali”.

L’obiettivo, entro il 2019, è quello di istituire mille sportelli nei territori decentrati rispetto alle città dove tribunali, uffici regionali e comunali hanno la sede principale. “Tra un anno – spiega il ministro – faremo un elenco delle città e delle Regioni coinvolte. Non per pubblicizzare il Ministero ma per dare risalto ai rappresentanti delle Istituzioni che hanno creduto in questo progetto”.

Il compito degli Uffici di prossimità sarà quello di garantire un servizio completo e integrato di orientamento e consulenza, specialmente alle fasce più deboli. In particolare, per la trasmissione degli atti che non richiedono l’ausilio di un legale quali ricorsi, istanze, allegati e rendiconti. In questo modo i cittadini avranno un punto di riferimento “sotto casa”, dove potranno sbrigare tutte le pratiche che prima potevano avviare solo in tribunale. Allo stesso tempo potranno avere a disposizione tutti i servizi collegati forniti dalle altre Istituzioni coinvolte nel progetto, ossia Regioni, Comuni e Uffici giudiziari.

L’iniziativa è aperta anche ad aziende socio-sanitarie territoriali, Città Metropolitane, ordini professionali e associazioni. Inizialmente interesserà, come Enti pilota, le Regioni Liguria, Piemonte e Toscana.

Grazie agli Uffici di prossimità i cittadini avranno un filo diretto con chi amministra la giustizia. Potranno quindi avere risposte più veloci alle loro domande su questioni che riguardano la sfera familiare e personale. Ad esempio, sarà possibile presentare la documentazione per avviare la pratica per la nomina a tutore di una persona non autosufficiente. Oppure, chiedere direttamente un’autorizzazione che riguardi una persona da assistere così come i documenti necessari per andare in un Paese extraeuropeo. O ancora, consegnare gli atti necessari per richiedere l’affidamento di un bambino nato fuori dal matrimonio.
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