L’inchiesta ha preso il via dalla denuncia di un’assistita. Al medico contestato anche il possesso di materiale pedopornografico
Gli agenti della Squadra Mobile di Roma hanno arrestato, in esecuzione della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dalla Autorità Giudiziaria, un medico trentottenne della Capitale, ritenuto responsabile di abusi sessuali su alcune sue pazienti, detenzione di materiale pedopornografico ed adescamento di minori.
Il camice bianco avrebbe commesso reiterati abusi sessuali su alcune pazienti durante le sedute di cavitazione medica, una tecnica utilizzata per la riduzione del grasso corporeo, eseguite nel suo studio privato di Roma.
Proprio la denuncia di una delle pazienti, perplessa per le tecniche utilizzate dal professionista, ha portato all’apertura delle indagini, condotte dalla ‘Sezione reati in danno di minori e reati sessuali’ della Squadra Mobile che ha provveduto a rintracciare e ascoltare tutte le pazienti coinvolte, ricostruendo l’accaduto.
L’inchiesta avrebbe fatto emergere diversi casi di abusi da parte dell’uomo nei confronti di più assistite; le donne avrebbero raccontato di aver subito abusi di natura sessuale consistenti nel palpeggiamento delle parti intime. Il medico, per gli inquirenti, avrebbe approfittato del rapporto fiduciario medico-paziente e del particolare tipo di tecnica eseguita.
Inoltre, le perquisizioni eseguite dopo la denuncia di una delle pazienti presso il domicilio e lo studio del professionista, hanno portato al sequestro di materiale di natura pedopornografica. Grazie anche all’analisi dei telefoni cellulari e dei computer sequestrati, l’indagato è stato deferito alla Autorità Giudiziaria, oltre che per gli abusi sessuali commessi sulle pazienti, anche per i reati di pornografia minorile, detenzione di materiale pedopornografico e adescamento di minore.