Verdoliva (Commissario Asl Napoli 1 Centro): aggressioni determinate dall’insofferenza alle regole introdotte per ripristinare la ‘normalità’

“Voglio esprimere la mia solidarietà al medico e alle guardie giurate che, in circostanze diverse, sono state vittime dell’inciviltà ma anche della volontà di qualcuno di ribellarsi all’apposizione di regole in un sistema che troppo a lungo è stato piegato alle esigenze individuali, danneggiando l’utilità pubblica. A chi crede di poter utilizzare a proprio piacimento i presidi sanitari dell’ASL Napoli 1 Centro voglio dire con chiarezza che si sbaglia”. Questo il commento del Commissario Straordinario Ciro Verdoliva in merito alle aggressioni che si sono verificate nei giorni scorsi in alcuni nosocomi partenopei.
Gli episodi di violenza si sono verificati a distanza di poche ore l’uno dall’altro. All’ospedale del Mare, i parenti di una paziente hanno aggredito una dottoressa che, a loro dire, avrebbe fatto passare troppo tempo prima che la donna fosse visitata. “La dottoressa – si legge sulla pagina Facebook, dell’associazione ‘Nessuno tocchi Ippocrate’- scesa dal reparto per visitare la donna, è stata violentemente aggredita dai familiari.

Alla paziente era stato attribuito un codice di minore gravità , quindi ha dovuto attendere che si liberasse il medico del reparto per la visita specialistica.

All’ospedale San Giovanni Bosco, invece, l’aggressione ha visto come vittima una guardia giurata che ha intimato ai familiari di un paziente di lasciare la corsia in quanto si trovavano in reparto al di fuori dell’orario consentito. Tre dei parenti loro lo avrebbero dapprima insultato, poi preso a calci e pugni. L’uomo sarebbe stato medicato nello stesso ospedale riportando tre giorni di prognosi. Gli aggressori sarebbero invece stati identificati dalle forze dell’ordine.
“Episodi che vanno condannati con forza – sottolinea Verdoliva – e che sono il segnale di un’insofferenza alle regole introdotte da pochi giorni per ripristinare la ‘normalità’. Dall’accesso ai parcheggi alla presenza di visitatori nei reparti a qualsiasi ora, la musica è cambiata e chi non lo ha ancora capito lo comprenderà ben presto perché non molleremo, vogliamo ridare a quest’Azienda la dignità che merita. In questo senso ringrazio le donne e gli uomini che, con il camice o con la divisa della sicurezza, sono sempre a lavoro per fare in modo che, oltre ad assicurare le prestazioni assistenziali, prevalgano i diritti di tutti sull’arroganza di pochi”.
 
Leggi anche:
CATANZARO, MEDICO AGGREDITO MENTRE RAGGIUNGE BLOCCO OPERATORIO

- Annuncio pubblicitario -

LASCIA UN COMMENTO O RACCONTACI LA TUA STORIA

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui