Amianto, Osservatorio all’Inail: aggiornare elenco patologie absesto correlate

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Secondo l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro tra le neoplasie causate dall’esposizione all’amianto ci sarebbero anche il tumore alla laringe e alle ovaie

Il mesotelioma, il tumore che si origina dalle cellule del mesotelio per effetto delle fibre di amianto, rappresenta ad oggi l’ottava causa di morte sia negli uomini sia nelle donne; ma nel computo delle vittime non si tiene conto di tutte le altre patologie asbesto correlate, molto meno rare. Tra le patologie riconosciute dall’Inail come absesto correlate figurano placche e ispessimenti pleurici con o senza atelettasia rotonda, mesotelioma pleurico, mesotelioma pericardico, mesotelioma peritoneale, mesotelioma della tunica vaginale del testicolo, carcinoma polmonare e asbestosi.
Tuttavia, secondo Iarc 2012 (International Agency for Research on Cancer), tra le neoplasie causate dall’esposizione all’amianto rientrano anche il cancro alla laringe e alle ovaie, ed, inoltre è stata confermata l’associazione tra esposizione ad amianto e maggiore incidenza di cancro alla laringe, allo stomaco e al colon retto.
Di fronte alla non completezza dei dati epidemiologici l’Ona, l’Osservatorio Nazionale sull’Amianto, ha ribadito ad Inail di aver avviato un censimento esteso a tutte le patologie che lo IARC qualifica come asbesto correlato e ha chiesto un incontro finalizzato all’integrazione dell’elenco delle patologie correlate all’esposizione all’amianto, quantomeno quelle riconosciute dalla monografia IARC, per poter così massimizzare la tutela e l’assistenza nei confronti delle vittime dell’amianto e dei loro familiari.
“Sulla base delle evidenze scientifiche, e alla luce dell’elaborazione dei dati epidemiologici – dichiara Ezio Bonanni, Presidente dell’Osservatorio Nazionale sull’Amianto -, riteniamo che la possibilità di valutazione di un aggiornamento dei riconoscimenti Inail sia doverosa. Ricordiamo che, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, sono oltre 107.000 i decessi tra i soli lavoratori italiani per patologie asbesto correlate. Ed è proprio per questo – continua Bonanni – che il nostro obiettivo è quello di far emergere la pericolosità di questa esposizione in toto (riferita anche ad altre patologie, non solo a quelle contemplate nelle tabelle Inail), proprio per riuscire a tutelare i cittadini nel modo più integro possibile”.

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