Si applica l’aggravante della esposizione del bene alla pubblica fede nel caso di danneggiamento di un’auto parcheggiata nei pressi dell’abitazione del proprietario o in un’area inquadrata da una videocamera di sorveglianza

Nel novembre del 2017 la Corte di Appello di Catania aveva confermato la condanna, pronunciata dal Tribunale di Ragusa a carico dell’imputato, ritenuto colpevole di aver danneggiato due auto parcheggiate sulla pubblica via, colpendole con un’arma ad aria compressa.

La Corte d’appello aveva perciò, riconosciuto l’aggravante della esposizione alla pubblica fede.

La decisione è stata confermata dai giudici della Seconda Sezione Penale della Cassazione (sentenza n. 35400/2019), i quali hanno chiarito che la “ratio” della maggiore tutela accordata alle cose esposte per necessità, per consuetudine o per destinazione alla pubblica fede va individuata nella minorata possibilità di difesa connessa alla particolare situazione dei beni, in quanto posti al di fuori dalla sfera di diretta e continuativa vigilanza del proprietario e, quindi, affidati interamente all’altrui senso di onestà e di rispetto.

L’aggravante della esposizione alla pubblica fede

In questo senso, la giurisprudenza di legittimità ha anche affermato che la circostanza aggravante dell’esposizione della cosa alla pubblica fede non è esclusa neppure dall’esistenza, nel luogo in cui si consuma il delitto, di un sistema di videoregistrazione che non può considerarsi equivalente alla presenza di una diretta e continua custodia da parte del proprietario o di altra persona addetta alla vigilanza.

Nel caso di specie, una delle due vetture danneggiate era stata parcheggiata in un luogo inquadrato da una videocamera di sorveglianza le cui immagini potevano essere visionate da un monitor posto all’interno del comando di Polizia Municipale cittadino, l’altra invece, vicino l’ abitazione del proprietario non escludeva certo la sua esposizione alla pubblica fede “non essendo certo questa situazione – peraltro evidentemente non continuativa e costante – idonea a garantire la mancata consumazione di fatti illeciti ad opera di terzi”.

La redazione giuridica

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