Quinto caso registrato nel 2017 per la rara sindrome emolitico uremica. Questa volta è fatale. Una bambina di due anni è morta a Bari

Il batterio killer del Seu ha colpito un’altra volta. Dopo il caso della bambina francese di 18 mesi, le cui condizioni di salute sono in miglioramento, si registra un secondo episodio. La vittima, ricoverata mercoledì 23 in gravi condizioni, non ce l’ha fatta. Una bambina di due anni è morta a Bari. Anche lei, colpita dalla rara sindrome emolitico uremica.
Il batterio sviluppato dal Seu causa un’insufficienza renale acuta, spesso causata da un’infezione intestinale causata da ceppi di escherichia coli. Un’infezione che può essere trasmessa anche per via alimentare. Per scoprire l’origine di quella contratta dalla bambina di Corato, in provincia di Bari, è stata attivata la segnalazione all’Osservatorio epidemiologico regionale. Con Asl e Arpa si punta a fare degli accertamenti su cani, frutta, verdura, latticini, alla ricerca dell’origine dell’infezione.
La bambina di due anni era arrivata nella tarda serata del 23 agosto all’ospedale Giovanni XXIII di Bari. Arrivata in gravi condizioni era stata ricoverata nel reparto di terapia intensiva e sottoposta a dialisi. Il quadro clinico si è però complicato. Nel primo pomeriggio del 24 agosto, il decesso.
Il batterio della sindrome emolitico uremica non è impossibile da sconfiggere. Lo dimostra anche il recente caso verificatosi sempre in puglia. Domenica 20 agosto una bambina di un anno e mezzo è stata ricoverata in un ospedale del Salento, sempre per la stessa sindrome. Le sue condizioni però sono in netto miglioramento. Anche in quella circostanza si è attivato l’Osservatorio epidemiologico regionale, anche per fare chiarezza sui prodotti alimentari ingeriti. A giugno invece, una bambina della provincia di Bari, di appena 16 mesi, non ce l’aveva fatta. Per tale decesso sono ancora in corso le indagini dei Nas.
 
 
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