Dall’Ordine dei medici di Torino un modello esemplificativo di Disposizione anticipata di trattamento con una spiegazione correlata e l’intero testo della legge 219 sul biotestamento

Il Ministero della Salute ha emanato nei giorni scorsi il decreto che istituisce la Banca dati nazionale per le Disposizioni anticipate di trattamento, un registro nazionale dove saranno conservate le dichiarazioni depositate dai cittadini, all’anagrafe del comune di residenza oppure presso un notaio di fiducia. Grazie a tale provvedimento, la legge n. 219/2017 sul biotestamento acquisisce piena efficacia consentendo a ogni persona la possibilità di scegliere autonomamente tra le diverse possibilità di trattamento medico, anche decidendo di rifiutare un esame o una terapia, e di farlo anche per eventuali futuri trattamenti sanitari, nel caso in cui in quel momento non si fosse in grado di comunicare la propria scelta.

La dichiarazione contenente le Dat è dunque lo strumento attraverso il quale è possibile esprimere la propria volontà.

L’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Torino ha deciso di rendere disponibile per i cittadini un esempio di come può essere scritta una Disposizione anticipata di trattamento. Una bozza semplice, con le minime affermazioni necessarie e che ciascuno potrà arricchire di ogni altra disposizione.

Il modello è disponibile in un’apposita sezione del sito dell’OMCeO che, oltre a una proposta di Dat, contiene anche una breve spiegazione correlata e l’intero testo della legge 219 sul biotestamento, in modo che chiunque possa approfondire l’argomento.

“Scrivere una disposizione anticipata di trattamento – spiega il presidente dell’Ordine dei Medici di Torino, Guido Giustetto – è una scelta estremamente delicata, per cui prima di procedere occorre essere adeguatamente informati. Riteniamo, per formulare una disposizione che corrisponda alle proprie volontà, che siano fondamentali il confronto con un medico di fiducia e l’acquisizione di tutti gli elementi utili sulle conseguenze delle proprie decisioni . Abbiamo quindi pensato di proporre un testo che possa essere una sorta di traccia per chi vorrà effettuare una Dat. La stessa legge, d’altronde, attribuisce grande rilevanza al rapporto sia di cura che di fiducia tra medico e paziente e al consenso informato, quale punto di incontro tra l’autonomia decisionale del paziente e la competenza e la responsabilità del medico”.

Un altro aspetto molto importante è la possibilità di nominare (e successivamente anche di revocare) un fiduciario, che possa rappresentare, nel momento del bisogno, le ragioni del paziente nelle relazioni con il medico che lo avrà in cura e con la struttura sanitaria.

L’intera Dat, anche se già depositata, può essere in seguito aggiornata, modificata o revocata in qualsiasi momento. Inoltre, in occasione della sua applicazione il medico dovrà tenere in considerazione l’esistenza di eventuali nuove terapie, non prevedibili all’atto della sottoscrizione e capaci di offrire concrete possibilità di miglioramento delle condizioni di vita. In quel caso anche le indicazioni della Dat potranno essere disattese, ma solo dopo averne discusso con il fiduciario e con il suo consenso.

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