In corso accertamenti a Bologna per fare chiarezza su quanto accaduto a una gestante che ha perso il bimbo alla 32esima settimana di gravidanza

Il ministro della Salute, Giulia Grillo, invierà un’ispezione ministeriale per fare chiarezza sul caso di una 33enne ricoverata in terapia intensiva all’Ospedale Maggiore di Bologna. La donna, alla 32esima settimana di gravidanza è stata costretta a sottoporsi a un cesareo d’urgenza. Il bambino non è sopravvissuto, mentre le condizioni della madre, inizialmente molto critiche, sarebbero in miglioramento. La prognosi, tuttavia, rimane tuttavia riservata. Lo rende noto la stessa Azienda sanitaria comunicando che  la famiglia ha espresso la volontà di mantenere il massimo riserbo sulla vicenda.

L’AUSL ha diramato una nota per  ricostruire l’accaduto.

Dai primi elementi raccolti  – si legge nel comunicato- nel pomeriggio di sabato 2 febbraio alle ore 16.15, la signora era stata valutata, ma non presa in carico, e registrata come accesso, senza eseguire accertamenti diagnostici, dai sanitari del Pronto Soccorso Ostetrico Ginecologico dell’Ospedale Maggiore, al quale si era rivolta spontaneamente. La gestante sarebbe stata indirizzata al Pronto Soccorso Generale del Maggiore per un approfondimento del quadro pneumologico. Tuttavia, presso tale reparto, non risultano accessi tracciati.

La signora veniva accolta e presa in carico, invece, alle ore 17.16, dal Pronto Soccorso dell’Ospedale di Vergato, al quale si era rivolta spontaneamente. Dopo una prima valutazione diagnostica d’urgenza la signora veniva trasferita al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore, dove giungeva  alle ore 19.22. Quindi, nella notte tra sabato e domenica, l’intervento chirurgico, con l’estrazione del bambino per il quale, riporta l’AUSL, “non c’è stato nulla da fare”, in quanto già morto.

A causare la tragedia, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe stata una “infezione respiratoria e sistemica”, poi diffusasi nell’organismo.

L’Azienda sanitaria fa sapere di aver aperto un’inchiesta interna per la ricostruzione degli eventi  e di aver segnalato il caso alla Regione e alla Procura. L’Assessore regionale alla Salute, Sergio Venturi, ha annunciato la costituzione di una Commissione clinica esterna all’Azienda per accertare eventuali carenze assistenziali.

 

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