Secondo le ipotesi della Procura avrebbero truffato l’Azienda sanitaria provinciale di Trento per una cifra pari a circa 125mila euro

Avrebbero cambiato, in fattura, il luogo di esecuzione di alcuni interventi al fine di farli figurare quali convenzionati. Per tale motivo due dentisti della provincia di Trento, secondo quanto riportano i quotidiani locali, sono finiti nel mirino della Procura con l’accusa di aver truffato l’Azienda sanitaria provinciale per una cifra pari a circa 125mila euro.
I due soci, secondo quanto accertato dai Nas, erano titolari di due studi, in due diverse Valli del Trentino, uno dei quali aveva ottenuto il convenzionamento con l’Apss, l’altro no. Così, forse per evitare di perdere clienti che si sarebbero rivolti altrove, i professionisti avrebbero escogitato un sistema per aggirare il problema: i pazienti dello studio non convenzionato venivano fatti figurare quali pazienti di quello convenzionato.
In tal modo gli assistiti ottenevano la prestazione in regime di agevolazione Icef –  l’indicatore della capacità economico patrimoniale di durata annuale previsto, con valore inferiore a 0,2000, come requisito di accesso alle prestazioni in convenzione, assieme alla residenza in Provincia di Trento – mentre i dentisti incrementavano il loro giro di clientela e di affari incassando i soldi per la prestazione dall’Azienda sanitaria trentina. Di questo escamotage avrebbero usufruito, secondo i Carabinieri, circa una sessantina di clienti, tutti ignari del presunto illecito in cui erano coinvolti.
Nell’inchiesta, partita lo scorso settembre su segnalazione proprio di quattro clienti all’Apss, risulta indagata per tentato favoreggiamento e esercizio abusivo della professione anche  un’assistente alla poltrona che avrebbe collaborato, senza alcun titolo, all’estrazione di un dente.
Per quanto riguarda i due professionisti, è da chiarire se il reato contestato nei loro confronti sarà quello di truffa, come sostenuto dalla Procura, oppure se la loro condotta configuri un’irregolarità nell’esercizio della concessione. La difesa intanto attende di leggere tutti gli atti per valutare la vicenda nel suo complesso

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