L’Agenzia delle Entrate, rispondendo al quesito posto da una contribuente ultrasettantacinquenne, ha chiarito che l’esenzione dal pagamento del canone Rai non è ammessa laddove l’istante conviva con altri soggetti, diversi dal coniuge, o dal soggetto unito civilmente, titolari di un reddito proprio
L’esenzione di pagamento dal canone Rai non è ammessa il richiedente abbia una badante. Lo ha chiarito l’Agenzia delle Entrate rispondendo al quesito posto da una contribuente.
L’istante, nello specifico, chiedeva se poteva usufruire dell’agevolazione prevista dall’articolo 1, comma 132, della legge 24 dicembre 2007, n. 244. Faceva presente di essere titolare di un reddito annuo inferiore a 8000 euro e di convivere, in ragione del suo stato di invalidità, con una badante.
Quest’ultima, anagraficamente non appartenente al proprio nucleo familiare, era regolarmente assunta e retribuita con parte dei soldi della pensione, integrata con contributo INPS Home Care Premium e contributo economico dei figli.
L’Agenzia delle Entrate, nella risposta, ha ricordato i requisiti stabiliti dalla normativa vigente per poter usufruire dell’esenzione dal canone. In particolare, l’età superiore ai 75 anni e il reddito, proprio e del coniuge, non superiore agli 8.000 euro. L’Ente ha altresì ricordato, tuttavia, che tra i requisiti richiesti c’è anche quello di “non convivere con altri soggetti, diversi dal coniuge, o dal soggetto unito civilmente, titolari di un reddito proprio”.
Nel caso esaminato, la contribuente dichiarava di convivere con una persona addetta alla sua assistenza, che percepiva una retribuzione, ed era pertanto, titolare di un reddito proprio. Tale circostanza, pertanto, determina – a parere dell’Ente – l’impossibilità, da parte dell’istante, di rendere la dichiarazione sostitutiva ai fini dell’esenzione.
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