La domanda va presentata a Equitalia entro il 31 marzo scegliendo tra la possibilità di pagare in un’unica soluzione oppure mediante cinque rate spalmate tra il 2017 e il 2018

Anche gli avvocati potranno ‘scontare’ i loro debiti con la Cassa Forense, secondo quanto previsto dal decreto fiscale collegato alla legge di bilancio (d.l. n. 193/2016). Lo ha reso noto la stessa Cassa Forense, dopo aver esaminato la questione lo scorso 8 febbraio, in sede di Consiglio di Amministrazione.
“Fermo restando – si legge in una nota dell’Istituto – che Cassa Forense è critica nei confronti del contenuto del provvedimento e della metodologia utilizzata per la sua emanazione, che lede l’autonomia gestionale e organizzativa degli Enti Previdenziali privati e presenta profili di iniquità tra gli iscritti, il Consiglio di Amministrazione, verificata la mancata esclusione dell’Ente dal novero dei soggetti destinatari della previsione dell’art. 6 del suddetto decreto (definizione agevolata), ha preso atto dell’applicabilità di tale normativa anche alle somme iscritte dalla Cassa Forense nei ruoli relativi al periodo 2000/2016”.
Per chi usufruirà della misura sono previsti vantaggi consistenti, derivanti da una sostanziale decurtazione delle somme dovute. Viene infatti eliminata dal computo la quota relativa alle sanzioni, agli interessi di mora e alle somme aggiuntive legate ai contributi previdenziali. Restano invece dovuti gli importi a titolo di capitale e interessi, aggio e rimborso delle spese per le procedure esecutive, oltre che per la notifica delle cartelle di pagamento.
La procedura per aderire alla definizione agevolata prevede, per gli avvocati interessati, la presentazione della domanda entro il 31 marzo 2017 direttamente a Equitalia mediante l’utilizzo del modello ‘DA1’, con l’indicazione dell’opzione prescelta per il pagamento (integrale o dilazionato) e la rinuncia ai giudizi eventualmente pendenti.
Una volta raccolte le adesioni sarà Equitalia a comunicare ai contribuenti, entro il 31 maggio, gli importi complessivamente dovuti per chi ha scelto il pagamento integrale o, per i pagamenti dilazionati, gli importi delle singole rate con la relativa scadenza. Nel primo caso il debito andrà saldato entro il mese di luglio del corrente anno. In caso di soluzione rateale, invece, il totale potrà essere suddiviso in un massimo di cinque quote: tre di queste andranno saldate nel 2017; le due restanti nel 2018.

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