Cosmed interviene su cumulo contributivo e Ape volontaria e accusa: ‘Norme ancora inapplicate, Governo ed Enti devono accelerare’

Le novità previdenziali relative a cumulo contributivo e Ape volontaria, introdotte dalla legge di bilancio del 2017, non hanno ancora trovato piena applicazione.

E Cosmed ha affidato la sua protesta a una nota diffusa proprio per lanciare l’allarme sulla situazione.

La Confederazione sindacale medici e dirigenti ha messo in luce come, a distanza di 14 mesi dall’approvazione della Legge di Bilancio che ha introdotto cumulo contributivo e ape volontaria, ancora si sia in una situazione di stallo.

“Questi diritti – scrive Cosmed – sanciti dalla Legge non trovano ancora piena applicazione, lasciando centinaia di migliaia di lavoratori nell’impossibilità di esigerli, tanto che avanza il malcontento e la protesta e, di pari passo, retrocede la credibilità delle Istituzioni”.

Un clima di incertezza che evidenzia le criticità di un intero sistema.

D’altronde, la Cosmed già alla fine di giugno del 2017 aveva lanciato l’allarme sui ritardi nell’applicazione delle norme di legge.

“Il cumulo previdenziale – sottolinea la Cosmed –è un diritto, una questione di civiltà giuridica attesa da decenni, il riconoscimento della pari dignità del lavoro, almeno ai fini dell’anzianità una norma di per sé sufficiente e autosufficiente, tanto da non richiedere nemmeno decreti attuativi”.

Pertanto, “la sua mancanza non solo posticipa il già pesante scadenziario dell’età pensionabile” ma di fatto, “aggrava la situazione dei molti esodati di fatto”.

Cosmed si riferisce infatti a “soggetti senza stipendio e pensione, che hanno lasciato il lavoro non immaginando certamente tempi così lunghi ingiustificati e inaccettabili”.

Esortando verso un’accelerazione dei tempi, la Confederazione ha ricordato un aspetto importante.

Ovvero che “l’ultima tappa riguarda la stipula di una convenzione tra Casse previdenziali autonome ed Inps, che risulta in dirittura di arrivo rendendo nel giro di qualche mese l’intera procedura operativa”.

Quanto all’Ape volontaria manca, invece, la circolare applicativa Inps.

“La complessità delle questioni sollevate, e i molteplici interessi ed attori coinvolti – prosegue la nota – non giustifica l’abbandono di milioni di lavoratori”.

Per Cosmed, questi hanno il diritto “di programmare il proprio futuro pensionistico”. E questo sta diventando complicato in questa grande incertezza relative alle procedure.

Una situazione già grave, sulla quale pesa come un macigno la burocrazia.

“Le nuove norme – conclude la Cosmed – devono fare i conti con le previgenti, e questo richiede adeguata consulenza agli utenti ed attenuazione delle rigidità burocratiche, visto che il tempo rischia di spalancare le porte ad un contenzioso gigantesco e ingravescente moltiplicando la confusione”.

 

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