Impugnata la sentenza di assoluzione di due pediatre accusate di omicidio colposo per la morte di un bambino di 10 anni, deceduto per sepsi nel maggio del 2019
La procura generale della Corte di appello di Firenze ha impugnato la sentenza di primo grado che aveva visto l’assoluzione di due pediatre finite a giudizio per omicidio colposo in relazione al decesso di un bambino di 10 anni deceduto per sepsi nel maggio del 2019.
Il piccolo, operato nel mese di marzo, era stato dimesso a inizio aprile, tornando in ospedale per un’ecografia di controllo. Nei giorni successivi, tuttavia, le sue condizioni erano precipitate, sino al decesso.
Il Giudice di prime cure aveva escluso la sussistenza di responsabilità sanitarie per la tragedia. A fronte di una richiesta di condanna a due anni e otto mesi, avanzata dal Pubblico ministero, il Gup, al termine dell’udienza dello scorso 13 maggio, in cui le dottoresse avevano scelto di essere giudicate con rito abbreviato, aveva decretato, sulla scorta degli esiti di una perizia, che “il fatto non sussiste”, dopo aver archiviato nel corso dell’inchiesta la posizione di altri due medici.
I genitori del bambino – come riporta la Nazione – oltre tre mesi fa avevano chiesto l’accertamento tecnico preventivo, propedeutico all’esercizio dell’azione in sede civile. Per il legale della famiglia si sarebbe stato un processo difficile “perché la perizia redatta nell’incidente probatorio aveva concluso per l’assenza di responsabilità penale”.
Ma ora la Procura generale della Corte di appello ha ritenuto che vi siano elementi per presentare ricorso. In particolare – riferisce ancora la Nazione – secondo la parte ricorrente “ci si sarebbe appiattiti troppo sulla posizione dei periti nominati nell’incidente probatorio”. Si attende dunque ora la data dell’udienza davanti ai Giudici del Collegio territoriale.
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