I camici bianchi sono stati rinviati a giudizio per omicidio colposo in relazione al decesso di una donna di 70 anni, morta dopo un intervento alla colonna vertebrale
Due medici di una struttura sanitaria della provincia di Lecce sono stati rinviati a giudizio dal Giudice per l’udienza preliminare del Tribunale del capoluogo di provincia salentino. I camici bianchi sono accusati di omicidio colposo in relazione al decesso di una paziente settantenne morta dopo un intervento alla colonna vertebrale.
Il fatto, riportato dal Corriere Salentino, risale al giugno del 2019. La signora era stata ricoverata nel reparto di ortopedia dell’ospedale per la frattura con schiacciamento della dodicesima vertebra dorsale responsabile di una cronica severa rachialgia in un soggetto gravemente osteoporotico.
I due professionisti indagati, secondo l’ipotesi accusatoria, in occasione dell’intervento avrebbero causato la lacerazione dell’arteria intercostale con conseguente emorragia. Nello specifico avrebbero effettuato una “incongrua” manovra di inserimento del filo metallico di guida di Kirschner, che, eccessivamente spinto in profondità nelle vertebra, anche a causa della scarsa resistenza del tessuto osseo vertebrale, avrebbe raggiunto la parete dell’arteria intercostale.
La lacerazione avrebbe quindi determinato uno choc emorragico ed ipovolemico che non sarebbe stato riconosciuto tempestivamente neppure al termine dell’operazione. Il tutto nonostante la paziente manifestasse un battito cardiaco accelerato e ipotensione.
La paziente, appena 15 minuti dopo la conclusione dell’intervento sarebbe poi stata trasferita nel reparto di degenza, senza che – sostiene ancora l’accusa – il personale medico effettuasse una valutazione approfondita ed un più opportuno monitoraggio dei parametri vitali. Di li a poco la settantenne sarebbe deceduta.
In seguito alla denuncia-querela presentata dai figli della vittima, costituitisi parte civile nel procedimento, la magistratura leccese aveva aperto un fascicolo sul caso che ha portato, nelle scorse ore alla decisione del Gup di mandare a processo gli indagati. La prima udienza è in programma a settembre.
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