L’obesità è uno dei fattori di rischio principali per il diabete, motivo per cui si parla anche di lotta alla diabesità

Secondo i dati dell’OMS, la diffusione del diabete di tipo 2 è quasi raddoppiata negli ultimi trent’anni, così come la mortalità legata alla malattia. Le previsioni dicono che, entro il 2030, rappresenterà in Europa la quarta causa di morte. Contribuirà così alla mortalità della popolazione più di quanto non facciano collettivamente Aids, malaria e tubercolosi.

In Italia, secondo i dati Istat del 2016, sono oltre 3 milioni e 200 mila le persone che dichiarano di avere il diabete. Negli ultimi trent’anni la percentuale è passata dal 2,9 per cento al 5,6 per cento dell’intera popolazione. Un aumento dovuto all’invecchiamento della popolazione, all’aumento della sopravvivenza dei malati di diabete e all’anticipazione dell’età in cui si diagnostica la malattia.

Ad esempio, rispetto al 2000, la percentuale di uomini 55-64enni con diagnosi di diabete è passata da 6,8 per cento a 8,8 per cento. Tra i 75-79enni è aumentata dal 14,9 per cento al 20,4 per cento. Invece, per le donne fino ai 79 anni le differenze nel tempo sono molto meno rilevanti, acuendosi solo tra le ultraottantenni.

L’obesità è uno dei fattori di rischio principali per il diabete, motivo per cui si parla anche di lotta alla “diabesità”. Si stima infatti che il 44 per cento dei casi di diabete tipo 2 siano attribuibili all’obesità/sovrappeso.

Tra i 45-64enni la percentuale di persone obese che soffrono di diabete è al 28,9 per cento per gli uomini e al 32,8 per cento per le donne. I ‘diabesi’ sono quindi circa 2 milioni.

Questo dato è molto preoccupante se si considera che il rischio complessivo di morte prematura raddoppia ogni 5 punti di crescita dell’indice di massa corporea: una persona con diabete e sovrappeso ha quindi un rischio raddoppiato di morire entro 10 anni, rispetto a una persona con diabete di peso normale e una persona con diabete e obesa addirittura un rischio quadruplicato.

Di questo si è parlato in occasione della presentazione dell’undicesima edizione dell’Italian Diabetes & Obesity Barometer Report da parte di IBDO Foundation e Università di Roma “Tor Vergata”.

“Possiamo ormai considerare diabete e obesità come una pandemia, con serie conseguenze per gli individui e la società in termini di riduzione sia dell’aspettativa sia della qualità della vita, e notevoli ricadute economiche”. Lo afferma Renato Lauro, Presidente IBDO Foundation.

“Si tratta quindi un’emergenza sanitaria – spiega Lauro – che necessita di un’attenzione specifica da parte dei decisori politici, affinché considerino in tutta la sua gravità questo fenomeno. Siamo convinti che la raccolta e la condivisione di informazioni, alla base del confronto e dei processi decisionali, possano contribuire a ridurre il peso clinico, sociale ed economico che queste malattie rappresentano e potranno rappresentare”.

 

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