Sono state 2.877.628, nel 2018, le dichiarazioni dei redditi presentate passando dalla precompilata messa online dall’Agenzia delle Entrate

AUmentano le dichiarazioni dei redditi inviate in modalità “fai da te” dal sito delle Entrate. Quest’anno sono stati 2.877.628 milioni i cittadini che hanno deciso di fare tutto da soli passando attraverso la precompilata messa online sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

Il dato evidenzia un’ulteriore crescita (+18,47%) confermando per il quarto anno consecutivo un trend positivo. Il tutto grazie anche alla quantità e qualità dei dati pre-caricati dal Fisco negli anni e alla nuova funzionalità di compilazione assistita. L’anno di avvio in via sperimentale, il 2015, si era chiuso con 1,4 milioni di invii in autonomia, il 2016. Nel 2016, primo anno a regime, si era raggiunta quota 2,1 milioni e nel 2017, 2,4 milioni.

Nella classifica delle regioni svetta la Lombardia, con quasi 700mila invii (696.567, + 17% rispetto allo scorso anno). Seguono Lazio (339.680 invii, +21%) e Veneto (308.730 invii, +17%). Bene anche Piemonte (263.555 invii, +17%), Emilia-Romagna (189.038 invii, +18%), Toscana (167.588 invii, +20%) e Campania (164.727 invii, +27%).

Tra le fasce d’età la precompilata è apprezzata soprattutto dalle persone tra i 41 e i 50 anni (574mila, +8% rispetto all’anno scorso).

A seguire la fascia 51 – 60 anni (529mila invii, +13%), i sessantenni (452mila, +12%) e i trentenni (423mila invii, +11%). Balzo in avanti anche per le dichiarazioni inviate dai giovani di età compresa tra 19 e 25 anni. Questi, con 82mila invii, fanno registrare un + 89% rispetto al 2017. Sono infine 314mila i modelli spediti dai cittadini di età compresa tra 71 e 80 anni (+19%).

Dei 2,9 milioni di dichiarazioni, circa 143mila sono modelli Redditi e 2,7 milioni sono 730, di cui oltre mezzo milione (529mila) sono stati accettati senza apportare modifiche ai dati proposti dal Fisco (+50%). Più che triplicato rispetto all’anno scorso il numero di utenti che hanno gestito la loro dichiarazione tramite Spid, la chiave unica di accesso alla Pa (226mila nel 2018). Negli altri casi l’accesso è avvenuto tramite Fisconline e con le credenziali Inps.

 

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