Si è chiuso con una assoluzione per i tre medici coinvolti il caso riguardante un’anziana deceduta in pronto soccorso nel 2010. Per i giudici “il fatto non sussiste”.

Sono stati assolti con formula piena i tre medici del “Vito Fazzi” di Lecce, che erano stati coinvolti nel caso di una donna morta in pronto soccorso nel 2010.

La sentenza è stata emessa dal giudice monocratico Silvia Minerva e ha disatteso la richiesta di condanna di 1 anno e 2 mesi per i tre sanitari.

Questa era stata infatti la richiesta del vice procuratore onorario di udienza Antonio Paladini, come riporta il Corriere Salentino.

L’assoluzione piena è quindi arrivata per un neurologo e per due medici coinvolti, difesi dagli avvocati Rocco Vincenti, Francesca Serafini, Marianna Del Coco e Giancarlo Camassa.

Ma ecco cos’era accaduto.

Il 23 novembre 2010 G.G., di 72 anni, aveva iniziato a sentirsi male. Tra i sintomi vi erano un tremendo mal di testa, vertigini e amnesie.

Immediatamente i figli hanno accompagnato la donna al pronto soccorso del Fazzi. Qui le era stata diagnosticata una possibile neuropatia o una ischemia cerebrale.

La Tac, però, ha escluso tali patologie.

A quel punto la anziana è stata riaccompagnata a casa dai figli. Purtroppo però, nella notte le sue condizioni sono drasticamente peggiorate.

Intervenuta un’ambulanza del 118, la 72enne è stata riportata in ospedale.

E qui, secondo la testimonianza delle figlie, sarebbe iniziata una lunga ed estenuante attesa, durante la quale la famiglia è rimasta ignara della sorte della donna morta in pronto soccorso.

Soltanto dopo le 14 a una delle figlie sarebbe stato concesso di accedere nel Pronto soccorso quando ormai per la madre non c’era più nulla da fare.

A quel punto, i figli hanno sporto querela ed è stato aperto un fascicolo.

Subito dopo la richiesta di archiviazione i familiari, assistiti dagli avvocati Luigi e Roberto Rella e Carlo Madaro, hanno presentato opposizione, costituendosi parte civile.

In seguito a un supplemento di indagine del gip Cinzia Vergine, il giudice ha disposto la restituzione degli atti al pubblico ministero Paola Guglielmi. Il tutto al fine di compiere in quattro mesi ulteriori approfondimenti.

Questi sono poi sfociati nel rinvio a giudizio dei medici.

In seguito è stata poi disposta una perizia. Ieri, è arrivata la sentenza di assoluzione perché il fatto non sussiste.

Bisognerà ora attendere 90 giorni per le motivazioni della sentenza.

 

 

 

Credi di essere vittima di un caso di errore medico? Scrivi per una consulenza gratuita a redazione@responsabilecivile.it o invia un sms, anche vocale, al numero WhatsApp 3927945623

 

 

 

 

Leggi anche:

LESIONI RIPORTATE DA UNA PAZIENTE, ASSOLTI DUE CHIRURGHI NELL’AVELLINESE

- Annuncio pubblicitario -

LASCIA UN COMMENTO O RACCONTACI LA TUA STORIA

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui