Una nuovissima endoprotesi costruita su modello di arco aortico stampato in 3D è stata impiantata con successo senza ricorrere all’apertura del torace

Una nuovissima endoprotesi costruita su modello di arco aortico stampato in 3D è stata impiantata con successo in un paziente di 79 anni affetto da un grave aneurisma dell’acro dell’aorta. L’eccezionale intervento è stato eseguito senza ricorrere all’apertura del torace, alla circolazione extra-corporea ed all’ipotermia profonda.
Fa sapere l’ospedale Mauriziano di Torino che il paziente era affetto da una patologia che avrebbe richiesto “un intervento complesso tradizionale con apertura del torace, impianto della circolazione extracorporea, raffreddamento a 16 gradi ed arresto della circolazione per 30-40 minuti per consentire il reimpianto delle arterie che portano sangue al cervello dopo avere sostituito il tratto di aorta malato”.
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Grazie invece a questa protesi su misura di nuovissima concezione, inserita in modo non invasivo attraverso una arteria periferica della gamba e due piccoli accessi chirurgici a livello del collo, è stato invece possibile impiantare una prima protesi endovascolare nel tratto dell’aorta dilatato a livello dell’arco ed in rapida sequenza, dal collo, delle protesi endovascolari di calibro più piccolo che sono state inserite in apposite fessure sulla prima protesi.
A realizzare l’intervento tenutosi all’ospedale Mauriziano di Torino è stata un’équipe multidisciplinare, composta da chirurghi vascolari, cardiologi emodinamisti, cardiochirurgi ed anestesisti cardio-vascolari. L’endoprotesi è stata prodotta dall’azienda Bolton di Barcellona, ed è stata costruita dopo complesse misurazioni su misura per il paziente.
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L’endoprotesi è stata impiantata, tra gli altri, dai dottor Innocenzo Scrocca, cardiologia, dottor Andrea Viazzo e dottor Giuseppe Berardi, chirurgia vascolare e dottor Stefano Del Ponte, cardiochirurgia. Per effettuare l’intervento il dottor Michelangelo Ferri, chirurgo vascolare e coordinatore dell’équipe ha seguito un training presso la sede dell’azienda a Barcellona, mentre il dottor Marco Comis, anestesista cardio-vascolare, ha seguito il training riguardante la gestione del paziente e la preparazione degli strumenti di sala operatoria partecipando, a Parigi, all’impianto di una di queste protesi innovative.
L’intervento è riuscito e il paziente è stato svegliato poche ore dopo. Trasferito in un reparto di degenza ordinaria già in prima giornata post-operatoria, sta riprendendo rapidamente tutte le normali attività.
 
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