Indicare un nome diverso da quello del reale conducente o, più in generale, rilasciare dichiarazioni false in caso di multa, può condurre a conseguenze anche gravi. Ecco quali sono
Rilasciare false comunicazioni in caso di multa per evitare la decurtazione dei punti della patente è un grosso rischio.
Infatti, chiunque fornisca deliberatamente a un pubblico ufficiale false comunicazioni in caso di multa, mentendo circa l’identità, lo stato o altre qualità della propria o dell’altrui persona, è punito con la reclusione da uno a sei anni.
Lo hanno stabilito i giudici della V Sezione Penale della Corte di Cassazione, nella sentenza n. 19527/2016.
In questa pronuncia, la Corte ha affermato un principio importante.
Indicare un nome diverso dal reale conducente nella dichiarazione di “comunicazione dati” da spedire alla polizia stradale costituisce reato.
Nel caso di specie, i giudici hanno confermato la condanna a 6 mesi di reclusione, già emessa dal Gup del Tribunale di Campobasso, nei confronti di un conducente “furbetto”.
L’uomo, dopo aver ricevuto due verbali per violazione dell’art. 142/8 C.d.S., ha pensato di mentire.
La sua idea, infatti, poi messa in pratica, era quella di far ricadere la responsabilità delle suddette violazioni su un’altra persona.
L’obiettivo del conducente? Quello di evitare, in questo modo, l’inevitabile decurtazione dei punti sulla patente, ovvero l’applicazione di una sanzione pecuniaria.
Ma, come avvertono i giudici con la sentenza in oggetto, occorre prestare grande attenzione a fornire false comunicazioni in caso di multa.
Si potrebbe incorrere, infatti, nel reato di falso per chi compila o fa compilare, con generalità diverse dalle proprie, il modulo trasmesso alla polizia, così come spiega in modo approfondito l’analisi dell’Avv. Sabrina Caporale.
Hai avuto un problema simile? Scrivi per una consulenza gratuita a redazione@responsabilecivile.it o invia un sms, anche vocale, al numero WhatsApp 3927945623
Leggi anche:
STATO DI NECESSITÀ PUÒ RENDERE NULLE LE MULTE PER ECCESSO DI VELOCITÀ?