Il sistema si basava su false dichiarazioni rese ai Pronto soccorso da persone che riferivano di aver subito traumi in seguito a incidenti il più delle volte mai avvenuti

Associazione per delinquere finalizzata alle frodi assicurative, falsa testimonianza, frode assicurativa, reati in materia di falso e estorsione. Sono alcuni dei reati per i quali la Procura della Repubblica di Ancona ha chiesto il rinvio a giudizio di 49 persone, accusate a vario titolo di avere inscenato falsi incidenti al fine di truffare le compagnie di assicurazione.
Le indagini condotte dai carabinieri hanno portato all’acquisizione presso ospedali e compagnie assicurative di parecchi fascicoli relativi a cartelle mediche e infortuni stradali per una buona parte dei quali erano state liquidate cospicue somme di denaro. Gli investigatori hanno così ricostruito un articolato sistema basato su false dichiarazioni rese al Pronto soccorso da parte di persone che riferivano di avere subito dei traumi in seguito a incidenti che il più delle volte non si erano mai verificati.
I danni riportati a cose e persone erano supportati da documentazione e false testimonianze ottenute anche con la complicità di medici e periti compiacenti. Anche gli incidenti realmente avvenuti sarebbero stati architettati con modalità che andavano dalla frenata brusca per causare un tamponamento all’induzione al mancato rispetto della precedenza.
Il meccanismo impiegato dai truffatori prevedeva l’impiego di un finto infortunato, un responsabile dell’incidente, naturalmente assicurato, e un testimone. Tra i presunti danneggiati non sono mancati casi di persone che dalla documentazione risultavano aver riportato la frattura dei polsi, con tanto di ingessatura, salvo poi circolare nelle ore immediatamente successive in motorino senza alcun presidio ortopedico.
In altri casi i malviventi riuscivano invece a ottenere l’immediato risarcimento bonario del danno o la compilazione della constatazione amichevole, intimidendo con urla e minacce le vittime di turno, nella maggior parte dei casi anziani o donne sole
Il danno complessivo accertato, per il mercato assicurativo, sarebbe superiore al milione di euro. Tra gli indagati, oltre a pregiudicati e persone comuni, figurano anche due medici ortopedici; uno di questi, oltre ad aver redatto falsi certificati, avrebbe partecipato attivamente anche alla realizzazione di finti incidenti stradali.

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