Con la nascita del registro europeo del fegato grasso dei bambini, si è deciso di affidarne il coordinamento al Bambino Gesù. L’incarico è stato assegnato a Parigi durante il congresso annuale dell’European Association fo the Study of the Liver.

Il registro pediatrico europeo per il fegato grasso dei bambini è stato ufficialmente creato. A coordinarlo sarà l’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, come deciso sabato scorso a Parigi nel corso del congresso annuale dell’European Association fo the Study of the Liver.

Il fegato grasso dei bambini è una patologia che colpisce tra il 5 e il 15% della popolazione pediatrica generale e sempre più si rende necessario un monitoraggio dell’incremento di tale patologia.

Secondo Valerio Nobili, responsabile di epatologia, gastroenterologia e nutrizione dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù “la creazione di un registro pediatrico europeo sul fegato grasso sottolinea l’interesse che c’è nelle comunità scientifiche internazionali su questo problema”.

Anche perché, come ricorda Nobili, la patologia “affligge milioni di bambini nel mondo” e le previsioni sono in costante aumento.

“Il registro – ha dichiarato l’esperto – è un segnale che tale patologia non può essere più sottovalutata da chi ha interesse alla salute dei nostri ragazzi”.

Come noto, l’obesità è ormai uno dei principali problemi mondiali sia nei bambini che negli adolescenti.

Di pari passo con questa patologia, sta aumentando il fegato grasso dei bambini.

Negli ultimi 20 anni, infatti, la steatosi ha raggiunto proporzioni epidemiche anche tra i più piccoli diventando la patologia cronica del fegato di più frequente riscontro nel mondo occidentale.

Secondo recenti stime, solo in Italia ne è affetto circa il 15% dei bambini, e l’80% dei bambini obesi.

La decisione di affidare il coordinamento del registro al Bambino Gesù è avvenuta per due ragioni.

La prima è la sua casistica sul fegato grasso, la seconda è la sua capacità di produzione scientifica.

L’Ospedale della Sante Sede segue infatti circa 1.500 bambini l’anno di cui 550 sottoposti a biopsia negli ultimi 10 anni e ha pubblicato, spesso coordinandoli, numerosi studi internazionali.

Nel registro confluiranno tutti i dati, sia istologici che di laboratorio, provenienti dai principali Ospedali dei Paesi coinvolti: Germania, Polonia, Inghilterra, Svezia, Spagna e Francia.

Il database del registro del fegato grasso dei bambini consentirà la realizzazione di trial più mirati e con coorti più estese.

Non solo.

Questi dati saranno preziosi anche per la stesura di nuove pubblicazioni scientifiche. Il progetto sarà finanziato dalla EASL stessa. Questo prevede un grant di 70.000 euro l’anno per due anni.

“Siamo grati per l’incarico ricevuto che riconosce la leadership del Bambino Gesù in questa patologia, la Nash, affidandogli il coordinamento europeo della nuova rete – conclude Nobili – Viene così colmato un gap che ancora separava l’Europa rispetto ai colleghi americani, già in possesso di un registro di questo genere”.

 

 

 

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