Bonaccini: insoddisfatti per le risorse previste per il finanziamento del fondo sanitario nazionale. Il Ministro: apportate risorse aggiuntive per riduzione delle liste d’attesa,  formazione post laurea dei medici, ricerca e edilizia sanitaria

“Dobbiamo ribadire piena insoddisfazione sul tema del fondo sanitario e siamo sorpresi che il Ministro non ci ha convocati come promesso”. Così  il presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini sulle risorse previste dalla Manovra 2019 per  il finanziamento del fondo sanitario nazionale.

Bonaccini ha manifestato sorpresa per la mancanza di risposte da parte di Giulia Grillo in relazione  alle richieste avanzate nelle settimane scorse. In occasione di un incontro con  il Ministro in Conferenza delle Regioni  era stato denunciato che l’incremento di un miliardo di euro del Fondo sanitario nazionale “era già programmato”. Le Regioni chiedevano pertanto certezze, in particolare,  su come finanziare i farmaci innovativi e i rinnovi contrattuali dei dipendenti della sanità.

Il presidente delle Regioni ha sottolineato che c’è ancora “il dubbio che le borse di studio debbano essere finanziate con il fondo che viene ripartito alle Regioni”. Inoltre, ci sono “solo 50 mln annui per il contrasto alle liste di attesa: una cosa giusta, ma ciò si fa anche assumendo personale e 50 milioni annui non sono minimamente sufficienti”.

“Non è arrivata una nessuna risposta – ha concluso -. Chiediamo immediatamente al ministro Grillo un incontro perché abbiamo bisogno di sapere cosa si vuole fare”.

La risposta di Giulia Grillo non è fatta attendere.

“Alla scorsa Conferenza Stato-Regioni  – si legge in una nota – ho ribadito la mia ferma volontà di portare più risorse per la sanità, e penso di esserci in parte riuscita. Contestualmente, come promesso alla fine dell’incontro di due settimane fa, ho avviato un’interlocuzione con le Regioni che hanno predisposto un primo documento alla nostra attenzione, poi da noi trasmesso al Mef per le opportune valutazioni.

Di questo passaggio, datato 22 ottobre, ho informato personalmente il presidente della Conferenza delle Regioni Bonaccini. Nel frattempo, senza coinvolgerci minimamente, le Regioni hanno preparato un secondo documento inviato poi direttamente alla Ragioneria del Mef.

Abbiamo portato nella legge di bilancio – continua il Ministro – oltre all’incremento programmato del FSN altre risorse per la riduzione delle liste d’attesa, la formazione post laurea dei medici, la ricerca, l’edilizia sanitaria. Cifre che vanno ad aggiungersi al miliardo aggiuntivo al Fondo.

Per quanto riguarda il fondo per i farmaci innovativi, abbiamo avviato qualcosa di molto più complesso, ossia un Tavolo di esperti per il ridisegno della governance farmaceutica che mette mano con presupposti del tutto inediti all’intera filiera, recuperando risorse per le terapie più costose a vantaggio dei cittadini. E come scritto nella legge di Bilancio, entro il mese di gennaio sottoscriveremo con le Regioni il nuovo Patto della salute con nuovi impegni e nuovi obiettivi.

Ho sempre sostenuto – conclude Grillo – che avremmo trovato per il 2019 più risorse del miliardo previsto e che avremmo inaugurato un nuovo modo di lavorare, in grado di superare la retorica del “cappello in mano”, recuperando le risorse da fondi presenti e mai assegnati e ridisegnando la spesa, cancellando sprechi e ridondanze”.

 

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