Nas in azione, da Genova a Lecce, nell’ambito delle attività di controllo sull’illecita dispensazione di farmaci

Il NAS di Latina ha deferito una persona alla Procura della Repubblica di Ivrea per aver esercitato abusivamente la professione di farmacista. Il provvedimento è frutto di una specifica attività di controllo sull’illecita dispensazione di farmaci on-line. L’indagato, in particolare, è accusato di aver messo in vendita su un sito internet 1.203 confezioni di farmaci per la terapia della disfunzione erettile. I prodotti risultano importati dall’estero senza alcuna autorizzazione.

A Firenze, i militari, nell’ambito di accertamenti relativi alla corretta gestione e dispensazione dei farmaci, hanno invece deferito in stato di libertà un medico. Il camice bianco è stato sorpreso mentre scaricava dalla propria autovettura 24 confezioni di farmaci prive di fustella e 25 siringhe preriempite con un farmaco scaduto di validità nel mese di giugno 2018. Rinvenute anche 39 confezioni di striscette per rilevazione valori di glicemia, di cui ben 34 in confezione ospedaliera/ambulatoriale. Il tutto era riposto alla rinfusa nel bagagliaio dell’automobile, a temperature non idonee ed in contrasto con le corrette modalità di conservazione. I Carabinieri hanno quindi proceduto al sequestro dei medicinali e dei dispositivi medici, del valore di circa 1.000 euro.

Il dottore è stato deferito per i reati di esercizio abusivo della professione di farmacista e commercio o somministrazione di medicinali guasti.

I Carabinieri del nucleo antisofisticazioni di Genova hanno invece segnalato all’Autorità Giudiziaria il direttore di una farmacia per falso materiale e tentata truffa al Ssn. Nello specifico i militari hanno appurato che l’indagato, mediante la falsificazione di una prescrizione medica, aveva aumentato il numero delle confezioni prescritte di un farmaco distribuito per conto dell’ASL, tentando di ricevere il relativo rimborso.

A Lecce, infine, gli uomini del Nas hanno deferito in stato di libertà la titolare di una farmacia pugliese. La donna è accusata di truffa aggravata in danno del Ssn, falsità materiale ed esercizio abusivo della professione medica. I militari hanno accertato che l’indagata aveva illecitamente alterato il contenuto di 2.217 ricette mediche, regolarmente prescritte da medici di base. Il tutto mediante l’aggiunta a penna di ulteriori medicinali. La donna, inoltre, aveva apposto, sulle citate ricette, bollini di confezioni di farmaci mai consegnate. Con tale sistema aveva richiesto ed ottenuto circa 30.000 euro di indebiti rimborsi.

 

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