Gli operatori sanitari, in servizio presso il Triage dell’ospedale Loreto Mare, sono stati prima insultati e poi presi a calci e pugni dal parente di una paziente

Insultati e poi aggrediti fisicamente dal figlio di una paziente non acuta che lamentava diarrea da 20 giorni. E’ quanto accaduto nel fine settimana a due infermieri dell’ospedale Loreto Mare di Napoli. Gli operatori sanitari, secondo quanto riporta il Mattino, erano in servizio presso il triage del Pronto soccorso. L’aggressore li avrebbe prima presi a parolacce. Poi sarebbe passato dalle parole ai fatti, sferrando calci e pugni.

Soltanto grazie al pronto intervento della polizia si sono evitati guai peggiori. L’uomo è stato identificato e denunciato per aggressione, minacce, lesioni personali e interruzione di pubblico servizio.

Gli infermieri, medicati in pronto soccorso, se la sono cavata  con 5 e 10 giorni di prognosi

Il problema – sottolinea il quotidiano partenopeo –  è destinato a esplodere. Al Loreto Mare, infatti, si registrerebbe un aumento degli accessi a fronte di una diminuzione del personale dopo l’apertura dell’Ospedale del Mare. Una condizione che comporterebbe tempi di attesa più lunghi provocando l’esasperazione della gente ala verificarsi di simili episodi.

I dipendenti chiedono quindi un pronto intervento del direttore generale affinché si ripristini il drappello di polizia h 24 per 365 giorni. L’istanza riguarda anche un potenziamento del personale sanitario che consentirebbe di ottimizzare gli accessi al pronto soccorso.

Ma quello del Loreto Mare non è l’unico episodio di violenza in ambito sanitario che si è registrato nel capoluogo partenopeo.

Nelle scorse ore, infatti, un’ambulanza sarebbe stata distrutta da un uomo in stato di ebrezza che non voleva essere portato in ospedale. Il mezzo, come riporta la pagina Facebook dell’Associazione Nessuno tocchi Ippocrate era stato allertato per uno “stato di ebbrezza alcolico”.

I parenti intendevano portare il loro congiunto in ospedale ma quest’ultimo, dopo essere salito a bordo, si sarebbe alzato dalla barella in maniera fulminea stracciando le cinghie ed avrebbe incominciato a sfondare tutto ciò che aveva intorno.  Alla fine, sarebbe riuscito ad uscire dalla vettura sfondando con una testata il vetro posteriore del mezzo.

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