Potrebbe slittare il termine del 10 luglio per presentare la documentazione attestante l’avvenuta vaccinazione ai fini dell’ iscrizione scolastica

Potrebbe slittare la scadenza per presentare la certificazione dell’avvenuta vaccinazione ai fini dell’ iscrizione scolastica per l’anno 2018-2019. Una circolare del Ministero della Salute dello scorso 16 agosto fissa tale termine per il prossimo 10 luglio. Ma il Governo, secondo quanto riporta l’agenzia l’Ansa, starebbe pensando a una proroga.

Uno dei punti del contratto Lega – Movimento 5 Stelle prevede infatti proprio la revisione dell’obbligo vaccinale per l’accesso alle scuole. Lo ha ribadito nei giorni scorsi, non senza sollevare polemiche, il Vicepremier Matteo Salvini. Più cauta la titolare del Dicastero della Salute, Giulia Grillo. Il Ministro ha sottolineato che i vaccini “sono un fondamentale strumento di prevenzione sanitaria primaria”, evidenziando che ad essere in discussione, a livello politico, sarebbero “solo le modalità migliori attraverso le quali proporli alla popolazione”.

La Legge promossa dall’ex Ministro Beatrice Lorenzin, prevede che per la frequenza scolastica debbano essere effettuate obbligatoriamente dieci vaccinazioni.

La disposizione si riferisce ai minori di età compresa tra zero e sedici anni. Le vaccinazioni obbligatorie, nello specifico, sono: anti-poliomielitica, anti-difterica, anti-tetanica, anti-epatite B, anti-pertosse, anti-Haemophilus influenzae tipo b, anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite, anti-varicella. Nel novero rientrano poi anche: l’anti-pertosse, l’anti-Haemophilus influenzae tipo b, l’anti-morbillo, l’anti-rosolia, l’anti-parotite e l’anti-varicella. Rispetto a queste ultime, l’obbligo vaccinale è stato esteso “in ragione della loro elevata contagiosita’”.

Tali vaccinazioni devono essere offerte in maniera attiva e gratuita, secondo le specifiche indicazioni del Calendario vaccinale nazionale. Sono invece raccomandate e gratuite, sempre per la stessa fascia di età: l’anti-meningococcica B, l’anti-meningococcica C, l’anti-pneumococcica e l’anti-rotavirus.

Qualora il termine del 10 luglio resti immutato, la legge prevede, in caso di mancata presentazione della documentazione, la segnalazione alla Asl territorialmente competente. La segnalazione spetta ai dirigenti scolastici delle istituzioni del sistema nazionale di istruzione e ai responsabili dei servizi educativi per l’infanzia. E ancora ai centri di formazione professionale regionale e alle scuole private non paritarie. La Asl avvierà, quindi, la procedura prevista a livello locale per il recupero dell’inadempimento.

 

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