Calano i fumatori e i consumatori abituali di alcol, ma preoccupano eccesso di peso e sedentarietà

In Italia il 76,5% della popolazione adulta presenta comportamenti a rischio per la salute. Quattro italiani su dieci ne presentano almeno due tra fumo, obesità, alcol e sedentarietà, mentre l’8,4% ne associa addirittura tre o quattro. In particolare sedentarietà ed eccesso di peso, presi singolarmente o associati tra loro, interessano il 52,1% di coloro che hanno superato il 18esimo anno di età.

I dati, che si riferiscono al 2015, emergono dal rapporto “Fattori di rischio per la salute: fumo, obesità, alcol e sedentarietà” diffuso dall’Istat. L’indagine evidenzia come i comportamenti a rischio per la salute spesso si trasmettono dai genitori ai figli: ad esempio fuma il 30,2% dei giovani fino a 24 anni che vivono con genitori fumatori (a fronte dell’11,9% con genitori non fumatori); o ancora il 48,4% dei giovani è sedentario se lo sono anche i genitori (7,7% se i genitori non lo sono).

Entrando nel dettaglio dei singoli fattori di rischio considerati, dall’indagine emerge che il 19,6% della popolazione di età superiore ai 14 anni (circa 10,3 milioni di persone) dichiara di essere fumatore, il 22,8% di aver fumato in passato e il 56,3% di non aver mai fumato. Nello specifico le donne over 14 che dichiarano di fumare sono il 15% a fronte del 24% degli uomini. Complessivamente la percentuale di fumatori rispetto al 2001 è scesa di 4 punti (dal 23,7% al 19,6%). Il calo è maggiore tra la popolazione maschile (6,4%) anche se gli uomini partivano da livelli più elevati (da 31% a 24,6%) mentre per le donne è di quasi 2 punti percentuali (da 16,9% a 15%). La quota più elevata di fumatori si ha nella fascia di età 25-34 anni (33,0%), quella di fumatrici nella classe di età 55-59 anni (20,8%).

Passando all’eccesso di peso il rapporto Istat evidenzia come tale aspetto riguardi il 45,1% della popolazione adulta (35,3% in sovrappeso, 9,8% obeso); il 51,8% degli italiani è in condizione di normopeso e il 3% è sottopeso. L’eccesso di peso si diffonde con tendenza crescente nel tempo, soprattutto tra i maschi (da 51,2% nel 2001 a 54,8% nel 2015). A destare preoccupazione sono in particolare i dati relativi a bambini e adolescenti che raggiungono la quota del 24,9% nel biennio 2014-2015, con forti differenze di genere (28,3% maschi, 21,3% femmine).

Il consumo di alcol rappresenta un ulteriore fattore di rischio. Nel 2015, il 64,5% della popolazione di 11 anni e più ha consumato almeno una bevanda alcolica nel corso dell’anno; il 52,2% beve vino, il 46,4% consuma birra e il 42,1% aperitivi alcolici, amari, superalcolici o liquori. Tra il 2003 e il 2015 la percentuale di consumatori giornalieri di bevande alcoliche è scesa da 31,1% a  22,2%, mentre è aumentata la quota di quanti consumano alcol occasionalmente (da 37,7% a 42,3%) e quella di coloro che bevono alcolici fuori dai pasti (da 24,8% a 27,9%). In particolare il 15,7% della popolazione ha comportamenti di consumo di alcol che eccedono le raccomandazioni per non incorrere in problemi di salute; tali comportamenti si osservano più frequentemente tra gli ultrasessantacinquenni (il 36,4% degli uomini e il 9,0% delle donne), tra i giovani 18-24enni (23,1% e 9,1%) e tra gli adolescenti di 11-17 anni (22,4% e 15,6%).

Infine, per quanto riguarda la sedentarietà, ben 23 milioni 524 mila persone (39,9% della popolazione di 3 anni e più) dichiarano di non praticare sport né attività fisica nel tempo libero. La sedentarietà interessa il 44,3% delle donne contro il 35,1% degli uomini. I dati di lungo periodo evidenziano un lieve, ma evidente calo di persone sedentarie, prevalentemente tra le donne (da 46,1% del 2001 a 44,3% del 2015). La sedentarietà cresce all’aumentare dell’età; a partire dai 65 anni quasi la metà della popolazione si dichiara sedentaria.

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