L’infermiere può somministrare farmaci secondo protocolli condivisi

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La «Società italiana della medicina di emergenza-urgenza» e «Italian resuscitation council» hanno elaborato un «Policy statement» sul trattamento farmacologico per l’infermiere nei casi di emergenza territoriale, nell’ottica della massima efficacia del servizio al paziente e nel rispetto dell’identità professionale delle figure che operano nell’emergenza sanitaria. Scarica il documento Trattamento farmacologico infermieri

Le due Società scientifiche italiane che rappresentano sia medici che infermieri dell’emergenza prendono posizione congiuntamente all’interno del dibattito che recentemente si è acceso sul ruolo dell’infermiere nell’ambito della gestione della emergenza territoriale. All’interno del documento è specificato che: «la somministrazione, da parte degli infermieri, di terapie, anche farmacologiche, secondo protocolli condivisi ed emanati ufficialmente dal Direttore della Centrale Operativa 118 – concordati con il Responsabile Territoriale, nelle realtà nelle quali sussiste tale figura – s’inquadra in un processo finalizzato alla tempestività del trattamento e spesso risulta essenziale per la salvaguardia della vita e/o della salute dei pazienti, come in caso di overdose da oppiacei, grave sindrome ipoglicemica, sindrome coronarica acuta, insufficienza respiratoria acuta».

Le condizioni per la terapia farmacologica da parte degli Infermieri sono basate sullo specifico percorso formativo accreditato e finalizzato al trattamento anche farmacologico delle patologie tempo dipendenti in ambito di emergenza territoriale. Ai protocolli condivisi ed emanati ufficialmente dal Direttore della Centrale Operativa 118 competente per territorio (concordati con il Responsabile Territoriale, nelle realtà nelle quali sussiste tale figura). Ancora, l’addestramento continuo, anche tramite tecniche di simulazione avanzata, e audit periodico su casi clinici e problematiche specifiche, e la disponibilità di continuo contatto tra gli infermieri di emergenza territoriale, il Medico di Centrale Operativa e i Medici del Dipartimento di Emergenza, anche tramite reti Telematiche e di Telemedicina. (trapanimartino)
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