Il 31 dicembre tutte le Regioni devono elaborare un sistema unificato per l’interoperabilità su tutto il territorio nazionale

Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del 11 novembre 2015, entra in uso definitivo il Fascicolo Sanitario elettronico (Fse) che racconta la cronistoria sanitaria di ogni cittadino per tutta la sua vita. Nel fascicolo elettronico saranno raccolte ogni prescrizione, ogni accertamento e tutti gli eventuali ricoveri del paziente, una vera evoluzione concreta per il sistema sanitario nazionale, per i medici e per i cittadini.

Ha un’orizzonte temporale che copre l’intera vita del paziente ed è alimentato in maniera continuativa dai soggetti che lo prendono in cura nell’ambito del Ssn e dei servizi socio-sanitari regionali. E’ costituito dalle Regioni e Province autonome per le finalità di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione dei soggetti del Ssn. Il Fascicolo è stato introdotto dall’art. 12 del Dl 179/2012, convertito, con modificazioni, dalla legge 221/2012. Insomma, nessuna pillola potrà sfuggire a nessun medico, consentendo così visite per i pazienti su tutto il territorio nazionale, favorendo i medici nel sapere ogni avvenimento clinico del paziente in cura.

Anche la ricerca epidemiologica e statistica potranno giovare del Fascicolo elettronico, per la sua freschezza di dati sempre aggiornati su tutta la popolazione, ovviamente nei limiti della privacy e rispettando il segreto professionale oltre che il consenso dell’assistito. La data del 31 dicembre 2015 è quella che segna il termine ultimo per l’entrata in funzione del sistema elettronico. Le Regioni infatti, dovranno elaborare tutti i 21 fascicoli con i dati insieme all’Agenzia digitale (Agid) e rendere il sistema unificato in grado di garantire la piena operabilità sul territorio nazionale.

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