A causa di una lite tra medici sulla disponibilità della sala operatoria il parto fu ritardato di un’ora e mezza nonostante la sofferenza fetale.

Secondo l’accusa, il ritardo nel parto cesareo che ha portato alla morte di una neonata sarebbe stato determinato da una lite tra medici sull’utilizzo della sala operatoria.

Il fatto

Il 2 maggio 2016 all’ospedale Di Venere di Carbonara di Bari venne predisposto un parto cesareo d’urgenza motivato da una sofferenza fetale in corso. Tutte le sale del reparto di ostetricia erano occupate, così i medici hanno deciso di rivolgersi al vicino reparto di chirurgia generale.
Per quell’ora era previsto un intervento di appendicectomia. Il chirurgo, primario del reparto, e l’anestesista preposto all’intervento di parto cesareo, hanno avuto un diverbio su chi avrebbe dovuto utilizzare la sala operatoria.
Di fatto, il cesareo è stato ritardato di un’ora e mezza e la donna è rimasta per quel lasso di tempo senza monitoraggio. Quando l’intervento è stato effettuato, era ormai troppo tardi. La bambina è morta a causa di asfissia cardiaca, dovuta al cordone ombelicale stretto attorno al collo.
A nulla valsero i tentativi di rianimazione durati 45 minuti.

La conclusione delle indagini

A seguito delle indagini, eseguite dai carabinieri del Nas e dirette dal pm Gaetano De Bari, sono stati rinviati a giudizio cinque medici, i due primari dei reparti di Chirurgia generale e Anestesia, due ginecologi e un altro anestesista.
Per altri sei sanitari, medici e infermieri del reparto di ostetricia e ginecologia che avevano seguito la madre nei giorni precedenti, è stata chiesta l’archiviazione in quanto non coinvolti nella vicenda.

L’accusa rivolta ai medici

Secondo l’accusa, la lite tra medici sarebbe stata la causa del ritardo dell’esecuzione del parto cesareo, e questo sarebbe stato il motivo che avrebbe portato alla morte della neonata.
All’udienza preliminare, tenutasi l’8 aprile 2017, l’Asl di Bari era assente: il legale della famiglia ha quindi inviato una lettera al Ministero della Salute, al presidente della Regione Puglia e a tutte le autorità sanitarie locali chiedendo il risarcimento dei danni.
Nei confronti dei cinque medici attualmente indagati dalla Procura di Bari viene ipotizzato il reato di omicidio colposo.
 
Hai avuto un problema simile? Scrivi per una consulenza gratuita a redazione@responsabilecivile.it o telefona al numero 3927945623
 
Leggi anche
NEONATA MORTA A TRE GIORNI DAL PARTO, ASSOLTI I QUATTRO MEDICI
NEONATA MORA A 12 ORE DOPO LA NASCITA, SEI MEDICI INDAGATI

- Annuncio pubblicitario -

LASCIA UN COMMENTO O RACCONTACI LA TUA STORIA

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui