Norma in contrasto con i principi fondamentali in materia di coordinamento della finanza pubblica. Maroni: decisione incredibile
“È una decisione incredibile, che la dice lunga sull’autonomia che hanno le Regioni. Noi garantiamo il pareggio di bilancio e il Governo ci dice che non possiamo ridurre il ticket”. E’ il commento del Governatore della Regione Lombardia, Roberto Maroni, alla notizia della decisione dell’Esecutivo di ricorrere contro la legge di Bilancio regionale che prevedeva il taglio del superticket, con il dimezzamento, da 30 a 15 euro, della somma massima da pagare a prescindere dal reddito, su lacune prestazioni, in aggiunta a quella nazionale. La decisione era stata supportata da uno stanziamento di 25 milioni di euro per l’anno in corso.
Più specificamente, a conclusione del Consiglio dei Ministri svoltosi giovedì scorso, Palazzo Chigi ha reso nota l’intenzione di impugnare la legge della Regione Lombardia n. 34 del 29/12/2016, ‘Disposizioni per l’attuazione della programmazione economico-finanziaria regionale, ai sensi dell’articolo 9-ter della l.r. 31 marzo 1978, n. 34 (Norme sulle procedure della programmazione, sul bilancio e sulla contabilità della Regione) – Collegato 2017”, “in quanto una norma in materia finanziaria è priva di idonea copertura finanziaria, in violazione dell’articolo 81, terzo comma, della Costituzione” e “un’altra norma, riguardante il ticket sanitario, si pone in contrasto con i principi fondamentali in materia di coordinamento della finanza pubblica, in violazione dell’art. 117, terzo comma, della Costituzione”.
“Prendo atto con amarezza – ha aggiunto Maroni – che il Governo ha deciso che un milione di lombardi non possono avere la riduzione del ticket decisa dalla Regione Lombardi. E questo ci rafforza nell’idea che dobbiamo avere più autonomia. Quindi confermo il referendum sull’autonomia che sarà fatto entro quest’anno”. In tal senso il Governatore ha annunciato che nei prossimi giorni si consulterà con il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, per decidere la data della consultazione.