Viene dal Regno Unito e si basa su un trattamento a base di staminali utilizzato per il cancro, una nuova speranza per i malati di sclerosi multipla.

Lo riporta il sito della Bbc, che riferisce l’annuncio dei medici del Reale Hallamshire Hospital di Sheffield che hanno testato il trattamento su 20 pazienti nel corso di tre anni. La terapia, attraverso un trapianto di midollo osseo con le proprie staminali ‘resetta’ il sistema immunitario, invertendo la disabilità.

I miglioramenti registrati sarebbero ‘notevoli’, secondo quanto riportato. Come riporta la Bbc, il trattamento, noto come trapianto di cellule staminali ematopoietiche autologhe (HSCT), ha lo scopo di distruggere il sistema immunitario difettoso con la chemioterapia, per poi ricostruirlo con le cellule staminali del paziente raccolte nel sangue del paziente stesso, ma in una fase di sviluppo così precoce da non aver ancora sviluppato i difetti che scatenano la sclerosi multipla.

Nel Mondo si contano circa 2,5-3 milioni di persone con sclerosi multipla, di cui 600.000 in Europa. Sono circa 75.000 in Italia e 100.000 nel Regno Unito. La maggior parte di pazienti riceve una diagnosi fra i 20 e i 30 anni. La sclerosi multipla (SM), chiamata anche sclerosi a placche, sclerosi disseminata o polisclerosi, è una malattia autoimmune cronica demielinizzante, che colpisce il sistema nervoso centrale causando un ampio spettro di segni e sintomi, descritta per la prima volta da Jean-Martin Charcot nel 1868.

«Il sistema immunitario viene ripristinato e riavviato in un punto precedente alla malattia» commenta John Snowden, consulente ematologo al Royal Hospital Hallamshire. «Se è vero – commenta Emma Gray, responsabile della Multiple Sclerosis Society del Regno Unito – che può essere in grado di stabilizzare o migliorare la disabilità in alcune persone, potrebbe non essere efficace per tutti i malati». La sclerosi multipla è una malattia neurodegenerativa che colpisce circa 68 mila persone in Italia, soprattutto giovani, e porta il sistema immunitario ad attaccare e danneggiare il rivestimento dei nervi nel cervello e nel midollo spinale (mielina).(ansa)

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