Vittima di maltrattamenti e sequestro un’anziana ospite di una casa di riposo, sottoposta a numerose vessazioni tra cui strattonamenti e ingiurie

I Carabinieri del NAS hanno eseguito sette ordinanze di custodia cautelare  agli arresti domiciliari, emesse dal Gip del Tribunale di Latina, Pierpaolo Bortone. L’accusa, per le persone coinvolte, è di maltrattamenti e sequestro di persona perpetrati ai danni di un’anziana ospite di una casa di riposo di Roccaronga.

Il provvedimento ha colpito, nello specifico, il titolare della struttura, la moglie e cinque operatrici socio sanitarie, di cui tre di nazionalità rumena. Sono tutti ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati contestati.  La struttura è stata posta sotto sequestro e gli ospiti sono stati contestualmente trasferiti

Le indagini erano partite nell’agosto del 2017 in seguito alla denuncia presentata di familiari della signora.

Gli inquirenti, attraverso l’impiego di specifiche attività tecniche quali intercettazioni telefoniche, ambientali e audio/video, hanno appurato che l’assistita, non autosufficiente, subiva numerose vessazioni.

Tra queste “hanno assunto un particolare rilievo le modalità di sistematico contenimento fisico della donna, praticamente ristretta nel solo spazio della propria branda”. In pratica, grazie all’applicazione di sbarre metalliche sul letto, era stata realizzata una vera e propria ‘Gabbia’”.

Inoltre, l’anziana ospite, secondo le accuse, sarebbe stata più volte chiusa a chiave all’interno della propria stanza, peraltro priva di servizi igienici. A non bastare, tra i reiterati e significativi episodi di autoritarismo e violenza perpetrati dal personale, i NAS parlano di schiaffeggiamenti, strattonamenti e pesanti ingiurie. Alla malcapitata sarebbero spesso stati tirati i capelli.

L’attività degli uomini del Nucelo Aniti Sofisticazioni  carabinieri si è svolta sotto la direzione e il coordinamento della procura di Latina. I provvedimenti restrittivi hanno interessato i Comuni di Roccagorga, Maenza, e Sezze, tutti in provincia di Latina.

L’episodio riporta d’attualità il tema della sicurezza e della sorveglianza nelle strutture per gli anziani.

Al proposito il 6 aprile è stato presentato alla Camera dei Deputati un disegno di legge recante “Disposizioni in materia di videosorveglianza negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia nonché presso le strutture socio-assistenziali per anziani, disabili e minori in situazione di disagio e delega al Governo in materia di formazione del personale”.

Nella relazione introduttiva i firmatari sottolineano proprio la necessità di prevenire abusi ai danni dei soggetti più deboli e indifesi della nostra società. I dati, infatti, sottolineano i deputati “ci parlano di un allarme sociale grave, di una vera e propria emergenza”. Di qui la proposta, già avanzata nella precedente legislatura, di introdurre sistemi di videosorveglianza obbligatori nelle strutture indicate.

 

Hai vissuto un’esperienza simile? Scrivi per una consulenza gratuita a redazione@responsabilecivile.it o invia un sms, anche vocale, al numero WhatsApp 3927945623

 

Leggi anche:

LEUCEMIA NON DIAGNOSTICATA: CONDANNATO MEDICO DEL LAVORO

- Annuncio pubblicitario -

LASCIA UN COMMENTO O RACCONTACI LA TUA STORIA

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui