Dai bonus per famiglie e imprese al pacchetto pensioni, passando per sanità, giustizia e istruzione

Mercoledì scorso il Senato ha dato il via libera definitivo alla legge di bilancio 2017 con 166 senatori favorevoli, 70 contrari e un astenuto. L’approvazione del provvedimento, su cui il governo ha posto la fiducia senza dare spazio a possibili modifiche, ha subito un’accelerazione improvvisa dopo la crisi di governo aperta dal voto del referendum costituzionale dello scorso 4 dicembre. Il premier Matteo Renzi ha infatti rassegnato le dimissioni, ma il Presidente della Repubblica Mattarella ha congelato tali dimissioni fino all’approvazione della manovra.

La legge di bilancio approvata quindi nello stesso testo approvato in prima lettura alla Camera dei Deputati, prevede, novità rilevanti su vari fronti. A partire dalle pensioni, con l’introduzione della nuova Ape. L’anticipo pensionistico partirà in via sperimentale dal primo maggio 2017 e fino alla fine del 2018. Potranno usufruire di tale misura i lavoratori con 63 anni di età e 20 di contributi; l’uscita anticipata dal mondo del lavoro prevede una penalizzazione pari al 4,5% in caso di Ape volontaria, mentre per l’Ape social, destinata ai lavoratori disoccupati e disabili (con 63 anni di età e 30 di contributi) e per gli usuranti (con 63 anni di età e 36 di contributi) l’uscita sarà a costo zero.

La manovra ha previsto la poi la cancellazione delle clausole di salvaguardia per 15 miliardi di euro, con la conseguenza che non ci saranno per l’anno a venire aumenti delle tasse legati a tali clausole; scongiurato, in particolar modo, l’aumento dell’aliquota Iva al 25%.

Nell’ambito del pacchetto famiglia la Legge di bilancio prevede un bonus nascita di 800 euro, per il quale sono stati stanziati 392 milioni all’anno e che interesserà circa 500mila future mamme. Previsto anche un bonus di mille euro per l’asilo nido e i bambini malati fino a 3 anni che necessitano di assistenza a casa. Ampliato anche il congedo per i neo papà che resterà a due giorni nel 2017, per salire a quattro nel 2018.

Sul fronte bonus viene poi confermato il cosiddetto sismabonus che andrà dal 50%  fino all’85% in caso di miglioramento degli edifici per 2 classi di rischio. L’agevolazione, valida fino al 2021, vale sia per le abitazioni che per i condomini. Confermato per un altro anno anche  l’ecobonus tradizionale al 65% e il bonus mobili al 50%.

Le agevolazioni riguarderanno anche chi assume stabilmente con sconti fino a 8.060 euro, ma solo al al Sud, per l’assunzione di giovani e disoccupati. Aumenta, inoltre, al 10% il tetto della detassazione dei premi produttività.

Rimanendo nell’ambito dell’attività di impresa viene confermato per il 2017, il superammortamento al 140% sui beni strumentali e viene introdotto l’iperammortamento al 250% per gli investimenti in innovazione. Sono previsti sgravi aggiuntivi anche per gli investimenti in ricerca e sviluppo, mentre a partire dal 1 gennaio le aziende potranno beneficiare della riduzione dell’Ires dal 27,5 al 24%.

La legge interviene poi nei settori dell’istruzione, della sanità e della giustizia. Per quanto riguarda la scuola, raddoppiano i contributi per le scuole private che accolgono disabili e per le scuole materne paritarie (75 milioni). Sono previste anche maggiori detrazioni per chi iscrive i figli agli istituti privati. In ambito pubblico vengono invece destinati oltre 500 milioni di euro per la ristrutturazione e il decoro delle scuole pubbliche e altrettanti nel biennio 2017-2018 per l’aumento dell’organico.

Passando alla sanità viene aumentato per il 2017 a 113 miliardi il Fondo sanitario nazionale che passerà a 114 milioni nel 2018, di cui uno vincolato all’acquisto dei farmaci innovativi (per malattie oncologiche e vaccini). Al Fondo sanitario è vincolata una quota per il rinnovo dei contratti, mentre il testo prevede anche la stabilizzazione del personale medico.

In tema di giustizia poi è confermato l’avvio di ulteriori 1000 assunzioni di personale nei tribunali con contratto a tempo indeterminato e lo stanziamento per il 2017 e per il 2018 di ulteriori risorse per il fondo per il rinnovo dei contratti (che sale a 1,48 miliardi nel 2017 e a 1,39 nel 2018).

Infine tra gli altri provvedimenti figurano il contrasto ai bagarini, anche online – con la previsione di sanzioni da 5mila a 180mila euro per chi compra e rivende i biglietti di spettacoli e concerti – l’abbassamento del canone Rai che passerà il prossimo anno dagli attuali 100 euro a 90 euro con addebito confermato in bolletta e lo stanziamento di quasi 3 miliardi e mezzo di euro a favore dei migranti, ripartiti tra i costi necessari per la gestione dell’immigrazione, i fondi destinati ai comuni e il nuovo fondo per l’Africa istituito presso la Farnesina.

 

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