Pubblicato il decimo report sulla medical malpractice elaborato dal Marsh. Tra gli eventi più rilevanti in termini economici quelli legali al parto

Sono in media 37 i sinistri registrati per struttura sanitaria pubblica in un anno. Il dato emerge  dal  report MedMal Italia 2019 realizzato da Marsh. Lo studio, dedicato alla medical malpratice e giunto alla decima edizione, analizza oltre 11.000 sinistri relativi a 60 strutture pubbliche distribuite sul territorio nazionale.

Circa tre quarti degli eventi considerati sono rappresentati da: sinistri legati all’attività chirurgica (35,9%), errori diagnostici (18,5%), cadute accidentali (9,9%) ed errori terapeutici (9,3%).

Gli eventi collegati al parto si confermano invece tra i più rilevanti in termini economici, nonostante rappresentino il 3,2% dei sinistri. In tale ambito valore del liquidato medio è pari a 524.000 euro (quasi 7 volte la media). Tra i sinistri con un costo uguale o superiore ai 500.000 euro, gli errori da parto occupano la terza posizione con il 19,7%, alle spalle dell’area chirurgica (24,5%) e di quella diagnostica (21,6%).

Analizzando i riscontri provenienti dalle unità operative, emerge infine come quelle più soggette a denunce siano Ortopedia e Traumatologia (15,6%), Chirurgia Generale (13%) e Pronto Soccorso (11,8%), Ostetricia e Ginecologia (11,1%). Queste rappresentano insieme circa la metà del campione.

Il rapporto inoltre analizza i costi e tempi di denuncia.

In termini di importo liquidato medio, il report evidenzia un totale di poco più di 78.000 euro per sinistro. Per quanto riguarda i tempi, invece, si registra una certa variabilità a seconda del sinistro considerato. In particolare, le infezioni risultano essere la tipologia caratterizzata dai tempi più dilatati, con il 14,5% di denunce entro i 6 mesi che solo dopo 4 anni superano il 70%, mentre una quota residuale del 14% persiste anche a distanza di oltre 10 anni dell’evento.

Più rapidi sono invece i tempi relativi agli errori chirurgici, il cui 40% viene denunciato entro il primo anno, per poi superare il 90% entro i 5 anni. Gli errori diagnostici, terapeutici e soprattutto quelli collegati a procedure invasive risultano essere infine i sinistri caratterizzati dalla velocità di denuncia più elevata: negli eventi collegati a procedure invasive si raggiunge quasi l’80% in due anni.

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