La Fnmoceo ha presentato a Bari, nella sede dell’Ordine dei Medici, una campagna per sensibilizzare sul tema medici e ricambio generazionale

È stata presentata oggi a Bari una campagna per sensibilizzare sul tema medici e ricambio generazionale. Secondo le ultime stime, infatti, tra 10 anni il numero di medici nella sanità pubblica diminuirà drasticamente.

La campagna che riguarda medici e ricambio generazionale includerà immagini di due dottori, un uomo e una donna, molto anziani, in camice bianco.

L’obiettivo è di protestare contro la mancanza di ricambio generazionale in medicina, chiedendo con forza alle Istituzioni un intervento in materia.
La campagna dell’Ordine dei Medici di Bari, che, viene rilanciata anche sulle pagine Facebook e Twitter della Fnomceo.
In occasione della presentazione della campagna sul tema medici e ricambio generazionale si è riunito anche il Comitato Centrale, l’Organo di governo della Fnomceo.
“Le Giornate di approfondimento sulla formazione del medico, ormai appuntamento fisso per Bari, cadono quest’anno in un momento drammatico per il futuro della nostra professione”.
Lo ha dichiarato Filippo Anelli, presidente dell’Ordine dei Medici di Bari.

Anelli ha poi parlato dei “ritardi inaccettabili” che il bando per il Concorso per le Scuole di Specializzazione sta subendo.

Inoltre, si è soffermato sulla contestazione diffusa verso il Regolamento per l’accreditamento delle scuole.
“Se continuiamo di questo passo – osserva Roberta Chersevani, presidente della Fnomceo – per la prossima campagna i nostri Ordini si troveranno a fotografare camici vuoti, senza medici”.
Per la Chersevani, sono anni che la Fnomceo chiede ai Governi di intervenire, lanciando allarmi, sempre inascoltati, sul futuro della professione.
“Nel prossimo futuro – dichiara – la gran parte dei medici di medicina generale e degli specialisti, andranno in pensione e noi non abbiamo abbastanza colleghi opportunamente formati per sostituirli”.
Una situazione grave, quella che investe medici e ricambio generazionale, che viene denunciata da molti anni.
“La politica, le istituzioni, i decisori sono sordi alle nostre denunce, o forse fanno orecchie da mercante – continua Chersevani – e non scelgo a caso la parola mercante, perché alle nostre ragioni, alle ragioni dei nostri giovani, contrappongono quelle della quadratura di bilancio”.
La presidente della Fnomceo è poi tornata sul tema delle borse per le specializzazioni e gli accessi al corso di Formazione in Medicina Generale.
“Abbiamo tentato una mediazione per sbloccare il bando di Concorso per le Scuole di Specialità – afferma Chersevani – ed è ancora incagliato nella burocrazia”.
La presidente ha dichiarato che sia innegabile che meno medici in formazione “significhino meno esborsi per gli assegni, così come è innegabile che professionisti meno formati costeranno un domani meno in termini di stipendi”.
Chersevani ha poi concluso dichiarando che la Fnomceo non resterà impassibile.
“Non staremo a guardare mentre ci rubano il nostro Servizio Sanitario Nazionale: ora è il momento di chiamare a raccolta i pazienti per far sentire tutti insieme la nostra voce”.
 
 
 
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