Era stato già assolto sul piano penale e dal Tribunale del Lavoro per abuso d’ufficio il medico ora assolto anche dalla Corte dei Conti

Il fatto non sussiste nemmeno sul piano amministrativo per il dottor Alberto Minardi, medico assolto dalla Corte dei Conti, già reputato non colpevole nel processo che lo vedeva imputato per abuso d’ufficio.

Il professionista in forze all’Azienda usl di Ravenna, era finito a processo per una vicenda avvenuta a novembre di 11 anni fa.

Si trattava del mancato trasferimento di una dottoressa e dell’assunzione di tre medici. I fatti sarebbero avvenuti nel momento in cui Minardi è stato nominato direttore del distretto sanitario dell’Ausl di Ravenna.

Adesso è arrivata la sentenza per la quale il medico assolto dalla Corte dei Conti sarebbe innocente anche sotto al profilo amministrativo.

“Pur se articolata in una pluralità di affidamenti – osserva Donato Maria Fino, presidente del Collegio – l’attività oggetto di incarico esterno era sempre la stessa, afferente al progetto unitario di modernizzazione del settore delle cure primarie”

Non solo. E’ stato evidenziato come le proposte di conferimento degli incarichi esterni muovevano da un presupposto di base.

“Quello del carattere ‘straordinario’ dell’incarico in quanto collegato alla realizzazione di uno specifico progetto aziendale implicante un’attività che, seppure inerente a finalità istituzionali dell’ente, non rientrava negli ordinari compiti assegnati ai medici di organizzazione e Dcp”.

Per tali ragioni il dottor Minardi è stato assolto da tutte le accuse.

Inoltre, gli avvocati della difesa “hanno dimostrato l’effettività del progetto e dei risultati conseguiti”.

Oltre a questo, hanno parlato della “congruità e correttezza dei compensi erogati”, così come del “minor costo orario del lavoro autonomo rispetto a quello dipendente dei medici strutturati del Ssn (e) l’impossibilità del ricorso a risorse interne alla struttura per lo svolgimento delle attività conferite all’esterno”.

Il medico assolto dalla Corte dei Conti ha dichiarato che, con la sentenza, “si conclude così una vicenda grottesca”

“Mi pare molto rilevante segnalare – aggiunge – come questa sentenza, emessa da un tribunale amministrativo come la Corte dei Conti, faccia seguito a due precedenti sentenze, la prima emessa sul piano civilistico (Tribunale del lavoro) e la seconda sul piano Penale (l’imputazione era “abuso d’ufficio”), entrambe di assoluzione”.

Infine, Minardi ha rimarcato la propria estraneità sottolineando un altro aspetto.

Ovvero che “non erano stati rilevati danni verso la parte ricorrente sul piano del Diritto del lavoro”. Così come non c’è stato “uso illegale della propria funzione d’ufficio da chi dirigeva l’Usl per favorire giovani professionisti partecipanti a concorso”.

Dati che confermano, aggiunge Minardi, che “è stato fatto un buon lavoro amministrativo, con oculato utilizzo delle risorse”.

 

 

 

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