Il 2014 è stato un anno nero per quanto riguarda le morti di bambini su strada. Sono 65 le vittime fino a tredici anni che hanno perso la vita. Questo è quanto si evince dal rapporto dell’osservatorio “Il Centauro” dell’ASAPS, l’Associazione Sostenitori ed Amici della Polizia Stradale (http://www.asaps.it/).

Dovendo stilare una classifica, il triste primato va all’Emilia Romagna (12 vittime) seguita dalla Lombardia (8), Campania (7), Veneto, Lazio e Sicilia(5), la Toscana (4).  Secondo i dati dell’ASAPS, l’anno scorso c’è stato un incremento delle morti infantili del 25% (52 le morti nel 2013). Anche il numero di incidenti gravi è elevatissimo: ben 997 con 1.256 feriti seri. Delle 65 vittime prima citate, 36 sono le femmine e 29 i maschi, 25 gli incidenti occorsi mentre erano a piedi. Per l’osservatorio, i maggiori pericoli  arrivano proprio dalle città:  il 51% degli incidenti sono stati registrati nei centri urbani nei quali il numero di feriti ammonta a 553.

Secondo “Il Centauro”, il rischio di morte in autostrada  è minore: nel 2014, infatti, su 56 incidenti 7 hanno provocato decessi e 85 sono stati i feriti.  Ritornando alle città, impressionante il numero di incidenti nei pressi delle scuole: ben 78, dei quali 15  hanno visto coinvolto uno scuolabus(15). A rimetterci la vita sono nella maggioranza dei casi i bambini di età al di sotto dei cinque anni (32 i morti), mentre sono 18 i decessi nel range che va dai sei a dieci. Sono invece 15 gli incidenti mortali che vanno dagli undici ai tredici anni. In 28 di questi casi il guidatore è risultato ubriaco o drogato, sono 53 il numero di vittime causate dai pirati della strada (41 nel 2013).

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