La Procura ha disposto lo svolgimento dell’autopsia per fare luce sul decesso di una donna di 79 anni, morta durante un intervento di angiografia a La Spezia
Una donna di 79 anni è morta durante un intervento di angiografia all’ospedale della Spezia. Sarebbe stata fatale un’emorragia, provocata dalla rescissione dell’aorta. L’episodio risale allo scorso 30 luglio ma è trapelato ieri, in seguito allo svolgimento dell’autopsia.
La paziente era entrata in ospedale la mattina e, secondo le previsioni, doveva essere dimessa il giorno stesso. Ma qualcosa in sala operatoria è andato storto. A nulla sono valsi i disperati tentativi dei medici di tamponare la fuoriuscita di sangue. La signora è andata in arresto cardiaco ed è morta.
I familiari dell’anziana hanno presentato un esposto per fare chiarezza sull’accaduto.
La Procura ha quindi disposto l’acquisizione delle cartelle cliniche e lo svolgimento dell’esame autoptico, eseguito dal direttore del Dipartimento di medicina legale dell’Università di Genova.
Il Pubblico ministero ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e un medico è finito sul registro degli indagati. Un atto dovuto proprio in previsione dell’esame necroscopico e degli accertamenti medico legali necessari per il deposito della perizia, attesa entro 60 giorni.
Il legale del camice bianco indagato, l’avv. Andrea Corradino, ha nominato come consulente il medico legale Roberto Marruzzo. Lo riporta il quotidiano La Nazione.La famiglia della vittima, assistita dall’avv. Milena Dall’Ara di Sarzana, ha invece incaricato il dottor Renato Izzo.
I parenti non voglio lanciarsi in accuse d’impeto. Tuttavia, chiedono che siano effettuati tutti gli approfondimenti necessari per capire cosa sia successo e se siano ravvisabili responsabilità mediche per negligenze o imperizie in sala operatoria.
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