Si tratta di dirigenti dell’Aou del capoluogo di provincia sardo, finiti sotto inchiesta per la morte per Covid di alcuni pazienti. I reati contestati, a vario titolo, vanno dal rifiuto di atti di ufficio all’epidemia colposa
Su disposizione della Procura di Sassari i carabinieri del Nas hanno notificato la chiusura delle indagini a 6 dirigenti dell’Aou di Sassari e uno dell’Ats, accusati della morte per Covid di 11 persone e di numerosi contagi fra pazienti e personale sanitario avvenuti all’interno del reparto di Cardiologia dell’ospedale Santissima Annunziata, considerato il primo vero focolaio dell’epidemia nel nord Sardegna.
Si tratta – riferisce l’Agenzia Ansa – di dirigenti in carica fra marzo e maggio 2020 quali il coordinatore dell’Unità di crisi dell’Area socio sanitaria di Sassari – al quale sono contestati i reati di rifiuto d’atti d’ufficio, morte e lesioni da altro delitto ed epidemia colposa – e il direttore generale dell’Aou, indagato per contravvenzioni di norme a tutela della sicurezza dei lavoratori, omicidio colposo plurimo, epidemia colposa. E ancora, nel registro della Procura figurano i nomi della direttrice del servizio Acquisizione beni e servizi dell’Aou, (omicidio colposo plurimo ed epidemia colposa); del direttore della Struttura complessa Affari generali dell’Aou (omicidio colposo plurimo ed epidemia colposa); del direttore sanitario dell’Aou (omicidio colposo plurimo ed epidemia colposa); del commissario straordinario dell’Ats Sardegna, (omicidio colposo plurimo ed epidemia colposa).
Il Pubblico ministero ha ora la facoltà di esercitare l’azione penale chiedendo il rinvio a giudizio. Le indagini condotte dagli uomini del Nucleo Anti Sofisticazioni e dagli ispettori del servizio Spresal fanno parte di una più ampia inchiesta in corso sulla gestione generale dell’emergenza da Covid 19 nelle strutture sanitarie sassaresi.
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