Con una nota firmata dal dirigente Vincenzo De Martino, la Fials denuncia la gravissima situazione degli ospedali al collasso e sovraffollati

Ospedali al collasso e sovraffollati, e risorse che mancano. È la grave situazione che sta vivendo in questi giorni la Regione Lombardia.

Una situazione sulla quale la Fials di Milano ha inteso richiamare l’attenzione con una nota.

Il comunicato, firmato dal dirigente sindacale Vincenzo De Martino e indirizzato agli organi di informazione, ha evidenziato la problematica degli ospedali al collasso e sovraffollati nell’area meneghina.

“Da settimane – si legge nella nota – riceviamo costantemente segnalazioni da utenti e operatori sanitari inerenti le precarie condizioni di lavoro dovute al picco di accessi nei pronto soccorso milanesi”.

Una tematica, secondo De Martino, su cui la Regione non ha effettuato valutazioni corrette.

Nei giorni scorsi, infatti, era stata proprio la Regione a invocare l’aiuto dei medici di famiglia, chiedendo di intensificare le visite.

“Ci preme sottolineare – prosegue la nota – come questa tematica si ripeta ogni anno e gli unici a rimetterci sono gli utenti e gli operatori sanitari”.

La situazione risulta già oltre la soglia di guarda in diverse realtà milanesi. Tanto che i rappresentanti Fials hanno costatato personalmente le difficili condizioni di lavoro e di assistenza.

“Per questi motivi – continua De Martino – ribadiamo con forza come Regione Lombardia debba effettuare un piano di assunzioni straordinario”

L’obiettivo per Fials, è “rafforzare la dotazione organica giornaliera del personale sanitario”.

“È impensabile che tutto il sistema ricada su medici, infermieri e operatori sociosanitari”, ha proseguito De Martino. Personale che è di fatto costretto a lavorare in condizioni precarie.

Oltre che “con carichi di lavoro maggiori, ma soprattutto con un altissimo rischio di esposizione a errori”.

La Fials ha quindi chiesto espressamente all’assessorato alla Sanità di intervenire quanto prima.

In assenza di risposte, il sindacato ha specificato che si muoverà in modo più incisivo.

“Siamo convinti – conclude la nota –  che la Regione Lombardia, da sempre sinonimo di eccellenza nel campo della sanità, sappia in tempi celeri apportare le giuste manovre al fine di permettere una risoluzione di questa problematica, non più sostenibile e procrastinabile”.

 

 

 

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