Parto in casa fatale a bimba: la Procura di Padova indaga sulla morte di una bambina, soffocata venendo alla luce. Chiesto il processo per le levatrici
Parto in casa fatale a bimba: due ostetriche indagate dalla Procura di Padova. Come riferisce Il Gazzettino, la bambina doveva nascere in casa, ma il 7 gennaio di quest’anno qualcosa è andato storta ed è morta. Due ostetriche di Bassano, 41 e 29 anni, sono finite iscritte nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio colposo. Il procuratore aggiunto Valeria Sanzari, titolare delle indagini, ne ha già chiesto il rinvio a giudizio e a breve dovranno comparire davanti al Gup Maria Luisa Materia.
La coppia residente in un comune dell’Alta padovana voleva accogliere la neonata con un parto in casa, e si era rivolta a un centro ostetrico. Ma durante le prime fasi del parto è successo l’irreparabile: si è presentata una distocia di spalla. In pratica la piccola non è più stata in grado di uscire dall’utero. Subito è stato chiamato il Suem 118 e la mamma è stata trasportata d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale di Cittadella. I medici hanno provato tutta una serie di manovre nel tentativo di fare nascere la bambina, ma alla fine è morta soffocata. È rimasta troppo tempo nell’utero della madre senza riuscire a respirare.
Per la vicenda, è stato aperto un fascicolo con l’ipotesi di omicidio colposo ai danni di una delle due ostetriche, la 29enne titolare della clinica. Ma gli accertamenti in fase di indagine non hanno convinto la Procura, che ha chiesto l’archiviazione del caso. I genitori, attraverso la legale, si sono opposti all’archiviazione. Grazie a un perito nominato dalla famiglia, l’avvocata è riuscita a dimostrare come l’ostetrica avesse dovuto informare la mamma del pericolo che correva nel partorire in casa. Motivo: il primo figlio aveva avuto anche lui una distocia di spalla. Circostanza che sarebbe stata raccontata alle ostetriche. Ed ecco la decisione da parte della Procura di riaprire il caso.
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