All’ospedale Molinette di Torino rimossa per la prima volta al mondo una massa tumorale da trachea e bronchi in un paziente COVID positivo con intervento non invasivo e supporto ECMO

Per la prima volta è stata asportata, in broncoscopia rigida e con supporto ECMO, una massa tumorale che ostruiva quasi completamente la trachea ed i bronchi in un paziente COVID positivo. L’intervento è stato realizzato dalle équipes di Pneumologia e di Rianimazione dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino

Lunedì scorso si è presentato al Pronto soccorso dell’ospedale di Ciriè un giovane paziente che presentava un gravissimo quadro di insufficienza respiratoria, in COVID positività, che ha richiesto l’intubazione in urgenza.

Stante la difficoltà connessa al supporto ventilatorio, il paziente è stato trasferito presso l’ospedale Giovanni Bosco, dove è stato evidenziato come alla base delle difficoltà ventilatorie vi era una massa di quasi 2 cm che ostruiva quasi completamente la trachea (90 – 95%) e che impediva, nei fatti, la ventilazione meccanica necessaria per il trattamento dell’insufficienza respiratoria COVID – correlata.

È stata quindi allestita un’équipe rianimatoria, coordinata dal dottor Sergio Livigni dell’ospedale Giovanni Bosco in collaborazione con lo staff della Città della Salute di Torino, che ha provveduto a connettere il paziente alla circolazione extracorporea (ECMO) e a trasferirlo presso la Rianimazione di riferimento dell’ospedale Molinette, diretta dal professor Luca Brazzi.

Confermato il sospetto diagnostico, per salvare la vita del giovane, si è proceduto all’esecuzione, in urgenza, di una manovra di disostruzione della trachea e dei bronchi coinvolti dalla malattia, con l’utilizzo di broncoscopia rigida, mentre la circolazione extracorporea garantiva idoneo supporto all’insufficienza respiratoria determinata dall’infezione da COVID.

Si tratta del primo caso al mondo in cui tale procedura sia stata eseguita in paziente COVID positivo con tutte le difficoltà correlate alla necessità di ridurre la diffusione dell’infezione nell’ambiente e tra gli operatori.

L’intervento non invasivo è stato eseguito venerdì scorso, in regime di sicurezza per gli operatori, presso la Rianimazione universitaria, da parte del dottor Paolo Solidoro broncoscopista della Pneumologia universitaria delle Molinette, con la supervisione del dottor Rosario Urbino coadiuvato dall’équipe anestesiologica formata da Chiara Bonetto e da Ivo Verderosa e dagli infermieri professionali Barbara Picco e Mario Viale. L’intervento ha avuto successo liberando le vie aeree dalla massa, così permettendo la sospensione della circolazione extracorporea e l’inizio del progressivo svezzamento dalla ventilazione.

Tutto ciò è stato reso possibile – si legge in una nota della struttura sanitaria – dalla collaborazione in rete di più ospedali del Piemonte coinvolti e dalla professionalità delle équipes mediche ed infermieristiche che hanno partecipato ad ogni singolo passo in un momento di massima emergenza nazionale legata al COVID-19.

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