Oltre centomila adesioni in poche settimane raccolte dall’appello di un giovane napoletano che chiede l’approvazione di una legge per l’autorizzazione al prelievo di organi nei confronti di chi non lascia un esplicito diniego
Una petizione su Change.org per chiedere che venga attuata la legge in base alla quale chi non lascia un esplicito diniego al prelievo di organi, possa essere considerato un potenziale donatore. L’iniziativa in favore della procedura del silenzio-assenso è stata lanciata da un giovane napoletano di 34 anni che, dopo mesi di attesa, ha ricevuto un cuore nuovo. Nel giro di poche settimane sono state raccolte oltre centomila firme.
La petizione ha riscosso l’approvazione del Ministro della Salute Giulia Grillo che proprio nei giorni scorsi ha firmato il decreto ministeriale che contiene le norme del regolamento sul Sistema Informativo Trapianti (Sit), previsto dalla legge n.91/1999 sul silenzio-assenso sulla donazione di organi.
Il Sit regolamenta la tracciabilità e la trasparenza dell’intero processo di “donazione-prelievo-trapianto” di organi. “Si tratta – afferma il Ministro – di un passaggio fondamentale per l’applicazione della legge sulla donazione di organi approvata vent’anni fa, ma rimasta lettera morta. In un anno abbiamo sbloccato un provvedimento fermo da decenni. È una legge che permetterà di salvare molte vite, ma bisogna che i cittadini siano adeguatamente informati. Vent’anni per dare attuazione una legge di civiltà per il Paese sono troppi”.
In Italia i trapianti eseguiti nel 2018 sono stati 3.718 e 1.680 i donatori, ma ci sono ancora circa 9 mila persone in lista di attesa e solo uno su tre riesce ad arrivare all’intervento.
In base alla legge in vigore, infatti, possono esser prelevati solo gli organi di chi abbia lasciato esplicita disposizione. In caso contrario è la famiglia del paziente deceduto a decidere, ma circa una volta su tre la risposta è negativa.
La petizione su Change.org chiede quindi di rendere pienamente effettiva la legge 91 del 1999, ancora bloccata causa della mancata emanazione dei relativi decreti attuativi. “Ci pensate a quante vite si sarebbero potute salvare in questi anni se la norma fosse stata effettiva?”, recita l’appello del ragazzo partenopeo, affetto sin dalla nascita da una patologia congenita al cuore, che ha avuto un peggioramento nell’ultimo anno.
Al momento del lancio della petizione il 34enne era in attesa di un trapianto di cuore presso l’Ospedale Monaldi di Napoli. “E’ stato operato l’8 agosto scorso – raccontano i parenti – ed è ancora ricoverato. Le sue condizioni sono stabili e la fase delicata non è ancora passata”.
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