Il decreto determina il numero complessivo dei laureati in giurisprudenza da ammettere alle scuole di specializzazione per le professioni legali

Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha pubblicato in Gazzetta Ufficiale  il decreto del 16 luglio 2018 sulle professioni legali. Il decreto in questione è il n. 196 del 24/8/2018.

Nello specifico, il provvedimento riguarda la “Programmazione degli accessi alle scuole di specializzazione per le professioni legali” relativamente all’anno accademico 2018/2019.

Il decreto costituisce – come noto –  l’appuntamento che si rinnova ogni anno destinato alla determinazione del numero complessivo dei laureati in giurisprudenza da ammettere alle scuole di specializzazione per le professioni legali. Quest’ultimo è sancito, in particolare, dal decreto n. 537/1999, e successive modificazioni.

Andando ulteriormente nello specifico, nell’unico articolo che lo compone, il decreto stabilisce che per l’anno accademico 2018/2019 il numero complessivo di laureati in giurisprudenza da ammettere alle scuole di specializzazione per le professioni legali sia pari a 3.600 unità.

Tale decisione è sancita e determinata specificamente ai sensi dell’art. 16, comma 5, del d.lgs. n. 398/1997 e dell’art. 2, comma 1, lettera b), n. 1 della legge n. 150/2005.

Ma non è tutto.

Infatti, nel decreto sulle professioni legali, si specificano altri aspetti molto importanti, come la ripartizione dei vari posti disponibili. Tale suddivisione, che verrà effettuata presso ciascuna scuola di specializzazione, sarà inftti determinata per mezzo di un altro decreto. Questo sarà emanato in una fase successiva.

Tale decreto riguardante la ripartizione dei vari posti disponibili, recherà il bando di ammissione alle scuole di specializzazione per il prossimo anno accademico. Ciò avverrà in virtù di quanto specificamente disposto dall’art. 4. comma 1, del decreto ministeriale 537/1999.

 

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