Il mezzo di soccorso non era arrivato: così è scattato il raid punitivo contro una ambulanza da parte dei parenti di un paziente. Due feriti.

Ancora un episodio di violenza contro il personale sanitario: stavolta si tratta di un vero e proprio raid punitivo contro una ambulanza.

Il fatto è avvenuto a Sarno, dove i parenti di un paziente, dopo aver constatato – a loro dire – che il mezzo di soccorso chiamato per un intervento non era giunto a destinazione, avrebbero organizzato un raid punitivo contro una ambulanza del 118.

Nel corso dell’aggressione, un infermiere e l’autista del mezzo sarebbero stati massacrati con calci e pugni.

I due si trovavano all’ospedale “Martiri del Villa Malta”.

La vicenda

La violentissima aggressione si è consumata intorno alle 5 del mattino. A quell’ora, quattro uomini hanno fatto irruzione nella centrale operativa del 118 del presidio ospedaliero.

Il tutto sarebbe accaduto dopo aver telefonato al numero del centralino dell’ospedale, richiedendo l’invio del mezzo di soccorso. Non “soddisfatti” del servizio ricevuto, avrebbero deciso di farsi giustizia da soli.

Dei due aggrediti, ad avere la peggio è stato un infermiere 25enne.

Il sanitario è stato preso a pugni fino a che il suo volto non si è trasformato in una maschera di sangue. Stessa sorte è toccata all’autista, che ha però riportato lesioni più lievi.

Ma non è tutto. Dopo aver picchiato i due, gli energumeni hanno iniziato a devastare i locali della centrale e picchiare altri operatori.

Risparmiata dalla furia cieca degli uomini è stata solo una dottoressa.

I quattro hanno poi lasciato la sede del 118 sfondando anche la porta d’ingresso della struttura.

In seguito è stata chiamata la Polizia del commissariato di Sarno.

Al momento, gli investigatori sono al lavoro per identificare gli aggressori, grazie anche alle immagini di video sorveglianza che avrebbero immortalato i loro volti.

Gli operatori aggrediti hanno dichiarato ai poliziotti di essere stati picchiati perché, a detta degli aggressori, l’ambulanza non sarebbe mai giunta.

Ma la chiamata non sarebbe mai giunta al presidio ospedaliero del “Martiri del Villa Malta” e, probabilmente, non sarebbe mai stata effettuata nemmeno alla centrale operativa regionale del 118.

La prognosi per i due uomini aggrediti è di almeno 10 giorni.

 

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