La presidente della federazione nazionale illustra i vantaggi della “nazionalizzazione” delle ricette: le farmacie potranno calcolare i ticket e le esenzioni in base alla Regione di provenienza del cittadino
«Vantaggi, vantaggi, vantaggi». È molto ottimista, Annarosa Racca, presidente di Federfarma, nel commentare la completa messa a regime del sistema della ricetta elettronica che entra in vigore oggi e parla apertamente di vantaggi per i cittadini grazie alla circolarità nazionale della ricetta elettronica.
Intervistata da «Responsabile Civile», non ha preoccupazioni di sorta: «Le farmacie sono tutte pronte».
«Ormai la ricetta elettronica è una realtà in Italia e le ricette rosse stanno andando in soffitta: il 68% delle ricette che sono spedite in farmacia sono ricette già elettroniche, con delle punte di eccellenza regionale in cui si tocca addirittura il 98-99%» ci spiega la presidente di Federfarma. «Noi siamo pronti. In questo mese c’è stato un grande sforzo delle farmacie per informatizzarsi e per essere a posto con le linee e i sistemi informatici. È stato un anno di grande lavoro sia su questo versante che su quello del 730».
Ma qual è, allora, la vera novità che entra in vigore da oggi?
«La ricetta diventa nazionale, vale in tutte le Regioni italiane e il pagamento del ticket seguirà le regole della regione di provenienza del cittadino, o di quella di residenza» aggiunge la Racca che poi fa un esempio pratico: «Da oggi, per un romano che viene a Milano sarà valida la ricetta che gli ha preparato il suo medico di Roma e pagherà secondo il ticket e le regole in vigore in Regione Lazio. Prima, invece, sarebbe dovuto andare da un medico di Milano e con quella ricetta recarsi in una farmacia milanese».
Al paziente, dunque, non resta che recarsi in una qualunque delle farmacie presenti sul territorio nazionale con il solo promemoria redatto dal medico. Il sistema informatico garantirà poi l’eventuale copertura e calcolerà il ticket in base alla provenienza regionale. Le farmacie sono tutte già pronte.
