Approvati ieri i provvedimenti relativi a pubblico impiego, valutazione dei dipendenti pubblici e riordino della dirigenza delle Asl

“Raggiunta l’intesa con tutte le Regioni per i decreti di #RiformaPA sul lavoro pubblico. Ora parere Camere e poi nuovo contratto”. Il ministro Marianna Madia, ha annunciato via twitter nel pomeriggio di ieri l’accordo sui decreti correttivi della Riforma della Pubblica amministrazione, bloccata lo scorso settembre dalla Corte Costituzionale.
Oltre al nuovo Testo unico del pubblico impiego le Regioni hanno dato il via libera al provvedimento sulla valutazione dei dipendenti pubblici e a quello sul riordino della dirigenza delle Asl. I decreti hanno ricevuto il parere favorevole anche da parte dei Comuni.
I punti principali dell’intesa sulla riforma del pubblico impiego, sottolinea una nota della Conferenza delle Regioni, stanno in una maggiore flessibilità sui piani di recupero per gli enti in rosso, in modo da non compromettere i fondi per i premi; c’è poi l’impegno a far rientrare nelle stabilizzazioni anche i lavoratori socialmente utili; e a includere nel programma di assunzioni straordinarie anche coloro che hanno maturato i tre anni previsti oltre che in una amministrazione, anche in una società ‘in house’.
Ora, afferma il sottosegretario alla Pubblica amministrazione, Angelo Rughetti, si aprirà un “tavolo congiunto” Governo e territori per “definire la disciplina per la costituzione dei fondi, nuovi e vecchi, per il salario accessorio” e così fornire “regole omogenee” a livello nazionale. Si tratta, spiega Rughetti , “di trovare regole per gestire il trascinamento verso un nuovo regime”.

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