Estenuanti liste d’attesa per visite specialistiche, ma i dati parlano di tempi che rispettano le norme di legge.
Per prenotare una TAC o una lastra a Roma è necessario contattare il CUP (Centro unico di prenotazione regionale) che riceve ogni giorno un gran numero di chiamate. Gli operatori del CUP raccolgono le telefonate di centinaia di cittadini che vogliono prenotare diverse visite, da quelle dermatologiche a quelle ortopediche o una TAC.
Quello del numero verde 803333 è un servizio nato il 10 marzo 2006 nel cui database convergono tutti gli ambulatori Asl e gli ospedali del Lazio. Per prenotare occorre avere la richiesta del medico e fornire alcuni dati. «Responsabile Civile» ha provato a capire quali sono i tempi e le modalità per prenotare una visita o un’esame, ad esempio una TAC al polmone.
Contattare l’operatore disponibile non è così immediato, una lunga attesa telefonica invita a “richiamare più tardi”. Se si contatta invece direttamente l’ospedale, la risposta rimanda nuovamente verso il CUP. Poi, o ci si presenta allo sportello ospedaliero per prenotare la visita di persona, oppure l’addetta al centralino spiega che: «se la visita da effettuare è urgente il medico ha una corsia preferenziale per la prenotazione». Ad ogni modo per la prenotazione della visita occorre sempre chiamare il CUP. Gli operatori sono sempre occupati, anche nell’opzione di prenotare una visita a pagamento fuori dal SSN dove si paga il ticket.
Tuttavia i dati riportati sul sito della Regione Lazio non sembrano allarmanti riguardo le lista d’attesa –aver parlato con qualche operatore ci avrebbe rassicurato in merito – in quanto dalle tabelle riportate risulta che le visite saranno effettuate entro i tempi previsti dalla legge, cioè 30 giorni per le visite ambulatoriali e 60 giorni per le prestazioni diagnostiche per immagine. Dalle stesse tabelle (periodo di riferimento novembre 2015) risulta che esistono attese di 173 giorni per una TAC del massiccio frontale alla Asl Roma F, invece solo 3 giorni alla Asl Roma A.
Per una radiografia della colonna toracica (dorsale) ci sono 13 giorni di attesa alla Asl Roma A nel I distretto, 119 giorni nel III distretto. Per una radiografia del gomito ci sono 11 giorni d’attesa alla Asl Roma A e 67 alla Asl Roma C. Risultati disastrosi dal punto di vista dell’attesa sono gli esami di esofagogastroduodenoscopia dove si parla di 316 giorni alla Asl di Latina e 232 alla Asl di Roma H, mentre la TAC (tomografia computerizzata) del capo, senza e con contrasto tc solo 159 giorni alla Asl Roma A, 289 alla Asl Roma B e 329 alla Asl di Viterbo.
A questi numeri è però fondamentale aggiungere che il database utilizzato dal CUP permette all’operatore di vedere in quale struttura è il primo posto libero per una visita per l’intero territorio del Lazio. Dunque è possibile anticipare un controllo specialistico dal medico semplicemente spostandosi. Se è vero che per una mammografia all’Asl di Viterbo si parla di 302 giorni, i tempi d’attesa sono rispettati alla Asl Roma B. Se poi si aggiunge che il medico ha una corsia preferenziale per le richieste urgenti ecco che spetta in finale anche all’utente decidere se aspettare di più a fare la visita vicino a casa oppure anticiparsi spostandosi. Il sistema di prenotazione regionale lo consente.
Circa i costi, sempre seguendo l’esempio della TAC, eseguita in regime di Servizio Sanitario Nazionale ha un costo di 66 euro, il massimo previsto dal Sistema sanitario regionale. Chi invece si affida al privato può spendere dai 100 – 150 euro in su. Dall’ufficio comunicazione del Campus biomedico fanno sapere che per una Tac in SSN c’è ancora qualche slot disponibile a fine febbraio, in regime di My Hospital (privato a tariffe sociali) arriviamo ad inizio febbraio per un posto, mentre per l’Intramoenia, la prestazione erogata dal medico fuori dell’orario di lavoro ma nella stessa struttura ospedaliera, il tempo di attesa medio è una settimana.